Uomo muore nell’incendio dell’orto che coltivava

Redazione
Uomo muore nell’incendio dell’orto che coltivava

Uomo muore nell’incendio dell’orto che coltivava. Un uomo è morto mentre cercava di spegnere l’incendio nel pezzo di terra che amava coltivare da quando andava in pensione.

Giulio Gaspari, 77 anni ascolano, ha perso la vita oggi nel rogo innescatosi mentre stava bruciando alcune potature nella sua proprietà a Monticelli, una frazione di Ascoli Piceno.

Probabile che l’uomo anziano abbia cercato di spegnere le fiamme, ma abbia perso i sensi a causa dell’abbondante fumo generatosi, finendo per essere avvolto nell’incendio che non gli hanno dato scampo.

Sul posto dell’incidente si sono portati i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e agenti della squadra volante della Questura per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Gaspari era molto conosciuto in città avendo gestito per tanti anni la stazione di servizio e il ristorante Esso a Monticelli.

Cesare Battisti detenuto comune, declassificato il regime carcerario

Cesare Battisti detenuto comune. Il regime di carcerazione dell’ex terrorista è stato declassificato da alta sicurezza a comune. Il provvedimento dell’amministrazione penitenziaria, secondo quanto si apprende, è stato notificato nei giorni scorsi direttamente nel carcere di Ferrara.

L’ex terrorista, 67 anni, è stato condannato all’ergastolo per quattro omicidi e altri gravi reati. Nelle more del provvedimento l’ex leader dei Pac potrebbe essere trasferito nel carcere di Parma, ma attualmente si trova ancora a Ferrara.

Le polemiche

Subito sono partite le polemiche politiche, a cui è seguita la replica dell’avvocato Davide Steccanella, difensore di Battisti. “Sono allibito dalle polemiche, Battisti continua a scontare l’ergastolo, non c’è alcun problema di pena o di vittime.

È stata emendata una classificazione” di regime carcerario “che non aveva ragion d’essere, era fatta per l’attualità della necessità di sorveglianza. Ma l’ultimo fatto lo ha commesso nel 1979… O vogliamo dire che ha bisogno della sorveglianza speciale perché dalla cella non riprenda la lotta armata?“. La declassificazione del regime di detenzione del leader dei Pac è “una scelta normale del Dap, corretta, che non bisogna strumentalizzare“.

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