Va in Sicilia con 4,5 kg coca, 51enne arrestato

Redazione
Va in Sicilia con 4,5 kg coca, 51enne arrestato

Va in Sicilia con 4,5 kg coca, 51enne arrestato. Trasportava 4,3 chili di cocaina in Sicilia, ma è individuato dal fiuto delle unità cinofile della Guardia di finanza ed arrestato mentre stava per imbarcarsi su un traghetto a Villa San Giovanni.

L’operazione, denominata “Cargo bianco”, è condotta nell’ambito di un piano di controllo degli snodi stradali, ferroviari e marittimi.

Una pattuglia della Compagnia di Villa San Giovanni, ha individuato un uomo, Felice Melchionna, 51 anni, che ha mostrato subito un certo nervosismo.

Il fiuto dei cani antidroga ha portato alla scoperta dello stupefacente. Era diviso in 4 panetti con impresso un simbolo riproducente un ferro di cavallo nascosti sotto il cofano-motore.

La successiva perquisizione a casa e nella sede del locale di cui l’uomo è rappresentante legale hanno portato al sequestro di una bilancia, un tablet, 4 cellulari e documentazione sull’attività di traffico di droga.

Truffe “dello specchietto”, individuato e denunciato autore

E’ un ventisettenne originario di Lamezia Terme l’autore delle truffe “dello specchietto” che negli ultimi mesi ha interessato l’ hinterland cosentino.

Ad identificarlo e denunciarlo sono gli agenti delle volanti della Questura di Cosenza dopo la reazione dell’ultima vittima che ha subito chiamato il 113.

L’uomo era solito posizionarsi al centro della strada a bordo della sua auto; e poi rallentare a passo d’uomo per indurre gli altri veicoli a superarlo.

Una volta individuata la vittima l’uomo sterzava repentinamente  e  induceva l’automobilista a dargli una somma di circa 150 euro per evitare fastidi. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per truffa aggravata e minacce.

La Questura, che sta cercando di risalire anche ad altre vittime del truffatore, ha anche rivolto un invito agli automobilisti “a prestare la massima attenzione perché spesso i truffatori sfruttano danni già presenti sulla carrozzeria delle loro auto. Simulano il rumore dell’urto tra auto, che non avviene realmente, si fanno aiutare da un complice che, appostato poco distante, finge poi di essere un testimone oculare, si offrono di accompagnare la vittima per raggiungere un bancomat vicino”.

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