Vaccini, ordinanza Figliuolo: priorità a over 80 e persone fragili

Redazione
Vaccini, ordinanza Figliuolo: priorità a over 80 e persone fragili

Vaccini, ordinanza Figliuolo: priorità a over 80 e persone fragili. Firmata una nuova ordinanza del Commissario straordinario Francesco Figliuolo. Per i vaccini priorità agli over 80 e alle persone fragili.

Il provvedimento, coordinato con il ministero della Salute, recepisce quanto indicato dal premier Mario Draghi ieri in conferenza stampa. Le categorie di priorità indicate dal ministero della Salute permangono, ma sono temperate con il criterio dell’età.

Chi ha già iniziato il ciclo vaccinale lo terminerà. Nell’ordinanza si legge che “in linea con il Piano nazionale del Ministero della Salute approvato con decreto 12 marzo 2021, la vaccinazione rispetta il seguente ordine di priorità.

Persone di età superiore agli 80 anni; persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla Categoria 1, Tabella 1 e 2 delle citate Raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari.

Cittadini di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni, -utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (precedentemente denominato Covid-19 Vaccine AstraZeneca) come da recente indicazione dell’Aifa”.

“Parallelamente alle suddette categorie è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del Covid-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private – prosegue l’ordinanza.

A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato. Le persone, che hanno già ricevuto una prima somministrazione, potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino”.

Campania zona rossa, De Luca: “Criteri demenziali”

“In queste ore si deciderà per l’ennesima volta il colore delle zone, rosse, arancioni o gialle, ma dobbiamo sapere che alcuni dei criteri scelti dal Comitato tecnico scientifico sono demenziali”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

“I due elementi che misurano la gravità del contagio – ha spiegato De Luca – sono l’occupazione delle terapie intensive e il numero delle persone decedute per Covid. Rispetto a questi due parametri la Campania è all’avanguardia in Italia.

Tuttavia c’è un altro parametro, l’Rt: stiamo parlando di demenzialità pura, si prenderanno decisioni sulla base di questi criteri demenziali”. De Luca ha ricordato che in Campania “abbiamo un’occupazione delle terapie intensive al 26%.

Mentre l’Emilia Romagna al 48%, il Friuli al 46%, il Lazio al 42%, la Lombardia al 60%, le Marche al 57%, il Piemonte al 59%. I posti di degenza ospedaliera occupati in Campania sono al 37%, in Emilia 49%, Friuli 47%, Lazio 50%, Lombardia 48%, Marche 56%, Piemonte 67%. E ci diranno che la Campania è in zona rossa”.

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