Valanga in Val Maira travolge 10 alpinisti, uno è grave

Redazione
Valanga in Val Maira travolge 10 alpinisti, uno è grave

Valanga in Val Maira travolge 10 alpinisti, uno è grave. La valanga che oggi in Valle Maira ad Acceglio poco dopo le 13 ha sepolto uno scialpinista, ora ricoverato in gravi condizioni, ha coinvolto una comitiva di circa 10 scialpinisti che sono rimasti illesi.

L’incidente si è verificato intorno a quota 2800 metri, lungo la dorsale che unisce il monte Sautron e la Rocca Praboccia. Il distacco aveva un fronte di circa 50 metri ed è precipitato a valle per circa 150 metri, seppellendo uno scialpinista che faceva parte di una comitiva di 10 persone.

Lo scialpinista rimasto sepolto, quando è recuperato dai soccorritori sotto oltre un metro di neve era in arresto cardiaco e in condizioni di ipotermia.

L’equipe sanitaria è, però riuscita a rianimarlo e a trasferirlo a bordo dell’eliambulanza con cui è condotto in ospedale in codice rosso. I compagni, invece, sono scesi a valle dove li aspettava il personale del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

A dare l’allarme sono stati i compagni di gita che hanno immediatamente iniziato la ricerca in autosoccorso. Sul posto è intervenuta l’eliambulanza 118 con a bordo il tecnico di soccorso alpino e l’unità cinofila da valanga e sono attivate le squadre a terra.

All’arrivo dell’elicottero, un compagno del travolto ha agganciato il segnale Artva mentre i tecnici del Soccorso Alpino hanno finalizzato la ricerca e lo scavo individuando l’uomo sotto oltre un metro di neve.

I compagni del travolto, uno scialpinista di Omegna, sono scesi a valle dove li aspettava il personale del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco.

Valanghe, è allerta rossa sulle montagne del Vco: “Serve massima prudenza”

Sono giornate queste da allerta rossa per le valanghe sulle montagne del Verbano Cusio Ossola. Sabato e domenica il pericolo di slavine, nel bollettino di Arpa Piemonte, è di livello 4 su un massimo di 5.

E così è fatto un accorato appello alla prudenza, anche dal soccorso alpino della X delegazione Valdossola. In Formazza, ai Sabbioni ci sono 380 centimetri di neve, due terzi dei quali portati dal vento.

«I numerosi lastroni di neoformazione, di spessore e dimensioni importanti – si legge nel bollettino di Arpa – determinano una diffusa attività valanghiva spontanea, con valanghe di grandi dimensioni che possono estendersi oltre i percorsi abituali.

Il sovraccarico favorisce il distacco di valanghe di fondo, anche sui pendii in ombra. Per le escursioni in ambiente innevato è richiesta una grande capacità di valutazione locale del pericolo». Sempre per il pericolo di valanghe restano chiuse la statale di Formazza dal Passo di Premia a Riale e la strada che da Goglio porta all’alpe Devero.

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