Valanga travolge e uccide due alpinisti italiani di 30 e 35 anni

L'incidente è avvenuto oggi in montagna sul Pigne d’Arolla tra il Cervino e il Grand Combin, nelle Alpi Svizzere

Redazione
Valanga travolge e uccide due alpinisti italiani di 30 e 35 anni
repertorio

Valanga travolge e uccide due alpinisti italiani di 30 e 35 anni. L’incidente è avvenuto oggi in montagna sul Pigne d’Arolla tra il Cervino e il Grand Combin, nelle Alpi Svizzere.

Le autorità svizzere sono ancora al lavoro per determinare le cause esatte della tragedia avvenuta oggi sulle Alpi svizzere, dove due escursionisti hanno perso la vita a causa di una valanga.

Le vittime sono state identificate come Valentino Alquà e Massimo Ratti, due uomini italiani di 30 e 35 anni, entrambi residenti nel quartiere collinare Germanedo di Lecco. Entrambi facevano parte del gruppo Asen Park e erano appassionati di scialpinismo.

L’incidente si è verificato sul Pigne d’Arolla, una vetta che si erge a quasi 3.800 metri di altezza, tra il Cervino e il Grand Combin. I due escursionisti stavano praticando scialpinismo quando sono stati travolti dalla valanga.

Le autorità stanno ancora indagando per determinare la causa scatenante della slavina. Nel frattempo, sono in corso verifiche sulle effettive identità delle vittime nel quartiere di Lecco.

L’allarme del compagno di escursione

Fortunatamente, una terza persona che si trovava con loro è riuscita a sopravvivere. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i soccorritori svizzeri, utilizzando l’elicottero della compagnia Air Glaciers.

Sembrerebbe che il gruppo stesse affrontando un’importante via di scialpinismo, situata lungo l’itinerario Chamonix-Zermatt, la stessa zona in cui, nel maggio 2018, persero la vita sette italiani a causa delle avverse condizioni meteorologiche.

Le Alpi svizzere sono una regione meravigliosa, ma anche imprevedibile e pericolosa. La tragedia odierna è un triste ricordo di quanto possa essere pericolosa la pratica di sport in montagna, e ci ricorda l’importanza di essere sempre pronti e preparati per affrontare situazioni di emergenza.

Le autorità e i soccorritori continueranno a lavorare per garantire la sicurezza di tutti coloro che si avventurano sulle montagne svizzere, nella speranza di evitare simili tragedie in futuro.

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