Valdagno: Leone e Francesco Nardon inghiottiti dalla voragine
I corpi dei due, Leone, 65 anni e il figlio Francesco, poco più che ventenne, sono stati recuperati a monte del bacino di Trissino, nel Vicentino
Valdagno: Leone e Francesco Nardon inghiottiti dalla voragine. I corpi dei due, Leone, 65 anni e il figlio Francesco, poco più che ventenne, sono stati recuperati a monte del bacino di Trissino, nel Vicentino.
Leone e Francesco Nardon, rispettivamente di 65 e 20 anni, hanno tragicamente perso la vita a Valdagno, nel Vicentino. Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, si erano messi in viaggio per raggiungere il punto di raccolta della protezione civile comunale, con l’intento di offrire assistenza.
Tuttavia, non sono mai giunti a destinazione. A bordo della loro Fiat Ulisse, sono stati inghiottiti da una voragine che si è aperta sul ponte dei Nori, sopra il torrente Agno, venendo trascinati dalla corrente.
Le possibilità di ritrovarli in vita sono apparse subito limitate. I vigili del fuoco hanno avviato le ricerche sin dai primi minuti della notte e solo nella tarda mattinata di venerdì sono riusciti a recuperare i corpi.
Leone e Francesco gestivano insieme la Sitec Srl di Valdagno, un’azienda riconosciuta per la produzione di software e sistemi di automazione industriale. La loro morte ha avviato un’indagine che ha portato al sequestro del ponte dei Nori.
Le investigazioni degli inquirenti
Gli inquirenti, sotto la direzione del pubblico ministero Cristina Carunchio, esamineranno le eventuali responsabilità legate all’agibilità del ponte al momento dell’incidente.
Il ponte sequestrato era una struttura più vecchia e parallela rispetto a quella principale, crollata durante la violenta tempesta lungo l’Agno.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, insieme all’assessore alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin, ha chiarito che la strada provinciale rimane agibile e non era mai stata chiusa; il ponte si trovava a circa 30 metri dalla nuova struttura.
Zaia e Bottacin hanno evidenziato che la valle dell’Agno ha subito abbondanti precipitazioni, con punte significative registrate a Recoaro e Valdagno. L’Agno ha raggiunto una portata storica al ponte di Brogliano.
Nonostante l’allerta gialla emessa dalla protezione civile, Zaia ha sottolineato che la situazione richiede cautela e attenzione costante.