Vanessa Incontrada: “Non si alzerà un muro”

Redazione
Vanessa Incontrada: “Non si alzerà un muro”
Vanessa Incontrada Foto dal web

Vanessa Incontrada: “Non si alzerà un muro” «Mai aver paura di difendere la propria libertà e quella degli altri, se sono in pericolo o negate. Io ho imparato a farlo da grande».

L’attrice e conduttrice parla come non aveva mai fatto in una lunga intervista su Oggi che riportiamo in parte. Prima dobbiamo dire che Vanessa Incontrada è cambiata.

Nell’Intervista a Oggi una parola ricorre di continuo: libertà. «In questo periodo ci penso e ne parlo spesso. Per via di quello che sta succedendo politicamente. Stanno emergendo posizioni assurde su temi sensibili e diritti che dovrebbero essere ormai acquisiti», spiega.

Finora ha sostenuto che i personaggi pubblici non devono esporsi. Che cosa è cambiato?

«Il contesto. E io: più cresci, più prendi consapevolezza di quello che sei. Oggi ho le idee più chiare rispetto a prima, ma soprattutto non ho più paura di quello che dicono gli altri, del loro giudizio, delle etichette che ti cuciono addosso.

Non mi vergogno delle mie idee, penso di vivere in una democrazia – o almeno lo spero – in cui non bisogna temere che prendere posizione abbia conseguenze sgradite.

Sono in tanti nello spettacolo ad avere idee chiare ma a non volerle esprimere per paura di perdere pubblico o lavoro. O perché, non esponendosi mai, possono seguire il vento, andare di qua e di là».

Chi si espone è ancora un modello per i fan?

«Può servire a insegnare che non bisogna aver paura di difendere le proprie idee, la propria libertà, e che bisogna accettare quella degli altri, specie se viene messa in discussione. Anzi, che bisogna aiutare le persone a rivendicarla, quella libertà, quando è in pericolo o è negata.

E, aggiungo, può ricordare che bisogna essere vigili sulle categorie in cui si pretende di rinchiudere gli altri: omosessuale, extracomunitario… Questo etichettare è molto italiano».

Ci resta male quando lei viene attaccata sui social?

«Non gli arrivano queste cose, ma credo che saprebbe considerarle per quello che sono. È circondato da amici per i quali lui è Isal, non il figlio della Incontrada. Merito del fatto che viviamo a Follonica, un piccolo centro, tutti sono molto protettivi con noi».

Lei ha iniziato a 17 anni a lavorare. Cosa pensa oggi della Vanessa ragazzina?

«Sono orgogliosa di lei, è sempre stata centrata, ha saputo scegliere, senza grilli per la testa pur essendo un po’ ribelle. Ha tenuto i piedi per terra in un ambiente in cui perdersi sarebbe stato facile. Devo a quella ragazzina la donna che sono. Quanto ai rimproveri…

Di lei mi è rimasta l’incapacità di lasciar andare le persone che amo, amici o partner che siano. Quando qualcosa finisce, dentro fatico a chiudere, vivo con la speranza di trasformare i rapporti in qualcosa che resti nella mia vita in qualche forma. È un difetto che mi ha lasciato quella ragazzina».

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