Vasile Frumuzache confessa l’omicidio anche di un’altra donna
Il killer di Denise si è reso responsabile di un altro femminicidio. L'anno scorso avrebbe ucciso anche Ana Maria Andrei

Vasile Frumuzache confessa l’omicidio anche di un’altra donna. Il killer di Denise si è reso responsabile di un altro femminicidio. L’anno scorso avrebbe ucciso anche Ana Maria Andrei.
Vasile Frumuzache confessa l’omicidio di un’altra donna: «L’ho uccisa un anno fa. Ha provato a scappare e l’ho accoltellata», ha detto agli inquirenti. La guardia giurata, 32enne residente a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, è stata arrestata mercoledì 4 giugno 2025, poco dopo il ritrovamento del corpo di Adas.
«Mi ha ricattato, e l’ho uccisa. Ho fatto tutto da solo». Il presunto killer ha spiegato che Denisa gli avrebbe chiesto 10mila euro per non rivelare alla moglie la loro relazione; una richiesta che, secondo la sua versione, lo avrebbe portato ad agire con brutalità inaudita.
Frumuzache ha ammesso di averla strangolata, poi decapitata, e di aver trasportato il corpo in una valigia fino a una zona di campagna isolata, dove lo ha abbandonato tra le sterpaglie. Dopo l’interrogatorio in cui ha reso ampia confessione, Frumuzache è stato condotto in carcere.
Cadavere senza testa
Il cadavere senza testa di Denisa è stato ritrovato dai carabinieri nella mattina di mercoledì 4 giugno 2025, intorno alle 11.20, nel comune di Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, nascosto tra i rovi nei pressi di un casolare abbandonato, raggiungibile percorrendo una mulattiera, in una zona della località Panteraie.
La testa, carbonizzata, è stata rinvenuta successivamente in un altro punto della campagna, a chilometri di distanza, vicino all’abitazione dell’uomo, grazie alle sue indicazioni.
Il killer reo confesso ha spiegato, come riferisce un comunicato della Procura di Prato, di aver tagliato la testa di Denise all’interno della stanza, di aver messo la stessa in un sacco per l’immondizia, che ha inserito nella valigia nera di Paun insieme al resto del corpo, provvedendo a caricarla nel bagagliaio della sua auto, dove ha caricato anche il trolley della donna, dopo aver raccolto gli indumenti della vittima presenti nella camera.
L’assassino, inoltre, ha riferito di aver provveduto a bruciare la testa di Maria Denisa Paun e la valigia nera utilizzata per il trasporto nel giardino di casa, cospargendoli con della benzina e con della legna per mantenere la combustione. Nei punti indicati da Frumuzache agli investigatori sono state trovate tracce che verranno analizzate.
Le indagini sono ancora in corso per accertare eventuali ulteriori responsabilità e completare il quadro ricostruttivo del delitto.