Vecchi Mestieri: venditori di fichi d’India
I venditori di fichi d'India, conosciuti anche come "figurine", rappresentano una tradizione radicata nella cultura popolare italiana
Vecchi Mestieri: venditori di fichi d’India. I venditori di fichi d’India, conosciuti anche come “figurine”, rappresentano una tradizione radicata nella cultura popolare italiana. Questi ambulanti portano avanti un mestiere antico, tramandando la storia e la magia dei fichi d’India.
Storia e tradizione dei venditori di fichi d’india
La storia e le tradizioni dei commercianti ambulanti di fichi d’india affondano le radici in un passato ricco di fascino e autenticità. Questi venditori hanno tramandato di generazione in generazione il mestiere e l’arte di proporre questo frutto tipico della cultura popolare.
Il legame tra i venditori e i fichi d’India, conosciuti anche come “figurine”, va oltre la mera transazione commerciale, rappresentando un patrimonio culturale da preservare gelosamente.
Attraverso le strade delle città, questi ambulanti portano avanti una tradizione che racconta storie di antiche origini e di un’identità radicata nella tradizione italiana.
Erano per lo più dei ragazzi che trascinavano su carrettini di legno che avevano per ruote cuscinetti a sfera, cassette di fichi d’india che vendevano sia singolarmente, sia ad “appizzare”.
Una sorta di acquisto/lotteria che consisteva nel far cadere il coltello verticalmente con la punta in avanti sopra i frutti deposti nella cassetta per prelevarne tutti quelli conficcati sempre che non si sfilavano dalla lama che doveva restare sempre e comunque perpendicolare alla cassetta.
Le prestazioni erano diverse con costi diversi. Per un numero illimitato di “appizzate”, fino a quando l’ultimo frutto sollevato non si sganciava dal coltello, vi era un prezzo, oppure si pagava per il numero di colpi che si desiderava effettuare.
Il coltello non sempre riusciva a penetrare nei frutti per cui il più delle volte si riusciva a prelevarne ben pochi. Quando non si riusciva a prenderne nemmeno uno il ragazzo ne offriva sempre qualcuno come consolazione per la perdita.
Quando invece le cose andavano a sfavore del venditore sorgevano animate discussione sul modo con il quale si era riusciti a sollevare il coltello dalla cassetta con i frutti infilzati.
Le chiacchiere continuavano anche dopo quando il venditore usciva dal vicolo quasi sconfitto e si aspettava baldanzosi il prossimo per una nuova scorpacciata.
La magia dei fichi d’India: patrimonio da salvaguardare
I fichi d’India, con la loro magia intrinseca, rappresentano un autentico patrimonio da preservare gelosamente. Questi frutti esotici sono custodi di una tradizione millenaria che si intreccia con la storia e la cultura popolare.
La loro bellezza unica e il loro gusto delicato racchiudono segreti antichi tramandati di generazione in generazione. Preservare questa eredità significa tutelare non solo un alimento speciale, ma anche un simbolo di connessione con le nostre radici e con la natura stessa.
I fichi d’India incarnano un fascino senza tempo che va al di là del loro aspetto esteriore, trasportando chi li assapora in un viaggio sensoriale unico e avvolgente.
Hanno sempre lo stesso fascino e lo stesso sapore, certo, oggi, arrivano in commercio emendati dalle spine e non devi prendere più tante precauzioni nel maneggiarli. Aprirli per consumarli e assaporarli è come aprire uno scrigno dove ci sono sogni che si librano liberi nel cielo.
Maria Laudando