Vendita illegale di farmaci cinesi per cura Covid, sequestri a Roma e Prato

Redazione
Vendita illegale di farmaci cinesi per cura Covid, sequestri a Roma e Prato

Vendita illegale di farmaci cinesi per cura Covid, sequestri a Roma e Prato. I Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni di Roma, supportati dal Nucleo Carabinieri AIFA, e il N.A.S. di Firenze, hanno sottoposto a sequestro penale farmaci cinesi.

L’operazione è avvenuta in collaborazione con la Polizia Locale di Prato, nell’ambito di una attività di monitoraggio sulla presenza di farmaci clandestini per la cura del Covid-19 sul territorio nazionale.

Il sequestro delle 437 confezioni di  farmaci di provenienza cinese per il trattamento di varie sintomatologie influenzali, di cui 88 scatole, per un totale di n. 2.112 pillole, utilizzati dalla comunità cinese per la cura dei sintomi da Covid-19, è disposto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute.

I farmaci rinvenuti a Roma e Prato

I farmaci, privi di autorizzazione all’immissione in commercio e delle prescritte indicazioni in lingua italiana, sono stati rinvenuti presso 5 esercizi commerciali (4 nel centro di Roma e 1 a Prato).

Sono trovati tra supermarket ed erboristerie gestiti da cittadini asiatici. I titolari delle attività illecite sono deferiti alle rispettive Procure della Repubblica poiché ritenuti responsabili dell’esercizio abusivo della professione sanitaria di farmacista.

In assenza, tra l’altro, del previsto titolo abilitativo, nonché per aver avviato un’attività di vendita all’ingrosso di medicinali che sono sottoposti alla prescritta autorizzazione Regionale, prima di essere venduti.

L’intervento ha consentito di tutelare il rispetto delle salute pubblica e allo stesso tempo impedire la vendita di questi farmaci. Prodotti con modalità non note e non sottoposte ad alcuna verifica sulla loro efficacia; e sui possibili effetti collaterali da parte delle competenti Autorità Sanitarie Nazionali (AIFA) e Europee (EMA).

Dakar, muore motociclista francese Pierre Cherpin

La maledizione della Dakar purtroppo ha colpito anche l’edizione 2021 della grande corsa quest’anno disputata nel deserto dell’Arabia Saudita. E’ morto infatti il pilota francese 52enne Pierre Cherpin.

In sella alla sua moto, una Husqvarna, partecipava, con buone probabilità di vittoria, alla sua quarta Dakar. Cherpin era caduto il 10 gennaio scorso, in occasione della settima tappa, riportando gravi ferite alla testa.

Dopo un primo intervento chirurgico a Gedda, Cherpin stamattina è trasportato d’urgenza a Lille in Francia per una nuova operazione; ma è morto durante il viaggio aereo, proprio nei minuti conclusivi dell’ultima tappa, con arrivo a Gedda.

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