Venezia: Robert Doria trovato morto in casa a 26 anni

Redazione
Venezia: Robert Doria trovato morto in casa a 26 anni
Robert Doria (Facebook)

Venezia: Robert Doria trovato morto in casa a 26 anni. A far scoprire il cadavere del giovane Robert Doria è stato il papà preoccupato perché il figlio non rispondeva più al telefono. Così, in piena disperazione, si è rivolto alle forze dell’ordine.

Ma ormai era troppo tardi. Robert Doria è stato trovato morto a 26 anni nell’appartamento in cui viveva da solo a Venezia in Corso del Popolo. Per il momento sono ancora ignote le cause che hanno determinato il decesso improvviso di Robert.

Sul corpo del giovane 26enne è già eseguita l’autopsia che, purtroppo, non è riuscita a dare risposte concrete alle domande che familiari e conoscenti continuano a farsi, senza trovare risposta.

Quando i sanitari del 118 sono arrivati sul luogo indicato dal padre, hanno trovato la porta chiusa dall’interno, a conferma del fatto che il giovane fosse solo in casa quando si è verificata la tragedia. Nulla, inoltre, pare sia sequestrato dalla polizia.

Per Robert Doria si sospetta una overdose

Ma tra le ipotesi c’è anche quella dell’overdose, forse di eroina, di cui ha parlato anche il questore Maurizio Masciopinto come riporta la stampa locale. E di droga ha parlato, sempre al quotidiano della Laguna, anche don Raffaele Muresu, parroco dei Santi Apostoli e di San Felice, che Robert l’ha visto crescere.

Maledetto chi toglie la vita ai giovani per soldi. La notizia della tua morte mi ha profondamente addolorato. Probabilmente il buon Dio ti ha voluto preservare da tanti mali che avresti ancora potuto vivere nella tua ricerca d’amore e di felicità, tante volte in strade pericolose e sbagliate. Ricordo questi tuoi occhi, quando ti confidavi con me“.

Le esequie di Robert Doria, che lavorava nel mondo dei trasporti, ma per arrotondare anche in quello del delivery, si svolgeranno domani, giovedì 27 ottobre, alle 11 nella Chiesa di San Michele in Isola di Venezia.

Si è potuto procedere con il rito funebre perché è arrivato il nulla osta alla sepoltura firmato dalla Procura della Repubblica di Venezia, che ha anche chiuso il fascicolo aperto (per prassi) sulla morte. La famiglia non ha chiesto fiori, ma di fare una donazione all’Unicef anche per continuare a sostenere l’impegno del ventiseienne.

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