Verona: Federica Ghirelli, 37 anni, partorisce la figlia morta. Poi muore anche lei

La donna, di nome Federica Ghirelli, era un'ingegnere biomedico di 37 anni che abitava a Villa Bartolomea

Redazione
Verona: Federica Ghirelli, 37 anni, partorisce la figlia morta. Poi muore anche lei

Verona: Federica Ghirelli, 37 anni, partorisce la figlia morta. Poi muore anche lei. Era un ingegnere biomedico di Verona, ha prima perso la figlia durante il parto cesareo.

Giovedì scorso a Verona si è verificato un dramma. Qui una donna ha perso la figlia durante il parto cesareo e il giorno dopo è deceduta. La donna, di nome Federica Ghirelli, era un’ingegnere biomedico di 37 anni che abitava a Villa Bartolomea.

Era all’ottavo mese di gravidanza ed era già madre di un altro figlio di 4 anni, Tommaso. La sofferenza della 37enne è iniziata lo scorso 30 gennaio, quando ha avvertito un po’ di febbre.

Inizialmente non ha dato troppo peso a quel malessere, tuttavia il giorno successivo ha iniziato a manifestare dolori acuti nell’addome ed è stata ricoverata all’ospedale di Legnago.

Dopo un taglio cesareo d’urgenza, la loro bambina, che avevano deciso di chiamare Emma, è nata morta. Il giorno dopo, Federica Ghirelli, trasferita nel frattempo all’ospedale Borgo Trento di Verona, ha purtroppo perso la vita.

Le indagini

Le circostanze che hanno portato alla tragedia sono ancora oggetto di indagine e potranno essere chiarite soltanto mediante un’autopsia. Tuttavia, si ipotizza che la donna abbia contratto un’infezione fatale durante la gravidanza.

In tal caso, l’evento sarebbe piuttosto raro, come precisato dal professor Massimo Franchi, direttore del Dipartimento materno infantile dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona.

Franchi ha rassicurato che non occorre allarmarsi, ma è importante non sottovalutare il fatto che le donne in stato di gravidanza sono più esposte alle infezioni, sia batteriche che virali.

In caso di sintomi come febbre, diarrea e dolori addominali, le donne incinte dovrebbero rivolgersi al più presto a un Pronto soccorso ostetrico-ginecologico o al loro medico di medicina generale.

Il medico ha sottolineato l’estrema rarità di eventi come quello che ha purtroppo avuto luogo nei giorni scorsi, nella sua lunga esperienza professionale ne ha incontrati soltanto pochissimi.

È fondamentale che le donne in gravidanza siano consapevoli del fatto che la gravidanza è un fattore di rischio per alcune infezioni e che queste possono rappresentare una minaccia maggiore per loro rispetto a donne non incinte, senza tuttavia vivere nella paura.

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