Versilia: due corpi trovati in mare

Redazione
Versilia: due corpi trovati in mare
immagine repertorio

Versilia: due corpi trovati in mare. Due corpi sono stati trovati in mare a Lido di Camaiore, in provincia di Lucca, a poche decine di metri l’uno dall’altro. Tragedia nel mare della Versilia. Verso sera un bagnino ha visto un uomo in difficoltà e ha cercato di aiutarlo. Ma ormai per l’uomo non c’era più niente da fare.

Immediato l’allarme al 118 e alle forze dell’ordine, oltre che alla Guardia Costiera. Poco distante, un’altra richiesta di aiuto per un altro corpo in mare. E’ stato lo stesso bagnino che aveva soccorso la prima persona a sentire le grida. Erano quelle di un canoista che aveva appunto scorto in mare il secondo corpo.

Si tratterebbe di due vicende separate fra di loro, ma si cerca di capire cosa sia accaduto. In particolare, si cercano asciugamani o borselli sulla spiaggia per capire se le due persone fossero bagnanti della zona che stavano facendo un tuffo. Le vittime avrebbero circa 55-60 anni.

Ritrovato nel lago il corpo di Willy, lo scout di 17 anni: lo cercavano da due giorni

È stato ritrovato verso le 14.30 di ieri, 11 agosto, il corpo di Willy N’guettia, il ragazzo di 17 anni scomparso da martedì pomeriggio nelle acque del lago di Lavarone, in Trentino, dopo un tuffo dal pedalò.

Era assieme al fratello ad un campo scout dell’Agesci nella località trentina, vicina alla provincia vicentina. Sul posto sono arrivati anche i genitori del giovane, originario della Costa d’Avorio ma residente con la famiglia a Lonigo, in provincia di Vicenza, da circa un anno.

Nel laghetto alpino le ricerche sono state estremamente approfondite, ma Willy non si trovava. Oggi nel primo pomeriggio il doloroso e tragico recupero. La famiglia, sempre presente sul posto, era arrivata poco più di un anno fa dalla Costa d’Avorio: padre, madre e quattro figli.

Willy N’Guettia, diciassette anni, era il secondo, dopo suo fratello Christ N’Guettia, il maggiore di diciotto anni, che era con lui sul pedalò martedì, nella tragica gita sul lago di Lavarone.

Quel tragico martedì di vacanza

Vigili del fuoco e sommozzatori si erano attivati subito, martedì 9 agosto, nel pomeriggio, per l’allarme riguardante una persona scomparsa nel lago, scattato poco prima delle 16.

I vigili del fuoco volontari di Lavarone, assieme al nucleo sommozzatori del corpo permanente di Trento, giunto in elicottero, e ai volontari di Calceranica, si misero subito scandagliare le acque del lago. Oltre ai pompieri, sul posto sono intervenuti anche gli operatori di Trentino Emergenza e i carabinieri e altre forze dell’ordine.

Dopo poco, visto che il ragazzo si trovava a Lavarone per un raduno scout sull’Altopiano di Lavarone del gruppo Agesci di Lonigo, si è capito di chi si trattava, un vicentino giovanissimo, 17enne.

Vigili del fuoco e carabinieri proseguivano le ricerche, ma quando ormai era buio si vedevano costretti a sospenderle. All’alba di ieri sono riprese. Un’intera giornata di faticose e infinite ricerche e immersioni, che però non hanno dato alcun esito.

Il lago alpino di Lavarone non è grandissimo, ma le fredde acque in alcuni punti raggiungono i 18 metri di profondità. Anche la giornata di ieri, con i genitori del ragazzo disperati e presenti, si è conclusa con un nulla di fatto.

Ieri mattina i soccorritori sono tornati a sondare il bacino lacustre, utilizzando anche tecnologie robotiche e sonar, e stavolta, verso le 14 di oggi, il lago ha restituito la salma del povero e sfortunato ragazzo.

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