Villa Inferno, altri 3 arresti per prostituzione minorile

Redazione
Villa Inferno, altri 3 arresti per prostituzione minorile

Villa Inferno, altri 3 arresti per prostituzione minorile. Altri 3 arresti per i fatti di ‘Villa Inferno’. Nel corso della mattinata, i carabinieri della Compagnia Bologna Centro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare personale.

L’ordinanza è emessa dal gip Letizio Magliaro; del Tribunale di Bologna su richiesta della locale Procura della Repubblica; a carico di 5 indagati (1 in carcere, 2 ai domiciliari e 2 sottoposti a divieto di dimora nella provincia di Bologna).

Sono ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di prostituzione minorile, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti; pornografia minorile (realizzazione e divulgazione di filmati con minori) e tentata truffa aggravata.

L’operazione odierna dei carabinieri arriva a conclusione dell’attività d’indagine. In relazione alla quale lo scorso primo settembre era data esecuzione ad analoga ordinanza di custodia cautelare personale.

Serate con sesso e droga

La puntigliosa e precisa inchiesta aveva portato alla luce un giro di festini a base di sesso e droga con alcune giovani coinvolte; tra le quali anche una 17enne. Quest’ultima ora diventata maggiorenne.

Gli elementi emersi dagli interrogatori dei destinatari delle prime misure cautelari e le audizioni dei partecipanti ai festini, o che avevano avuto contatti con la minore (ora maggiorenne) coinvolta, hanno fornito le giuste indicazioni.

Spunti utili, ora, che hanno consentito agli indagatori di risalire ai canali di approvvigionamento della sostanza stupefacente (cocaina), che era consumata durante le serate a base di sesso e droga.

E’ questo l’aspetto sul quale da settembre hanno focalizzato l’attenzione i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro, coordinati dal sostituto procuratore Stefano Dambruoso.

Hanno individuato i pusher che fornivano la cocaina consumata a Villa Inferno, ma anche scoperto la quotidiana e fiorente attività di spaccio che esercitavano nella provincia di Bologna, che annoverava tra i propri clienti anche personaggi del mondo dello spettacolo.

Inoltre, è confermata l’esistenza di video pedopornografici realizzati a Villa Inferno in occasione dei festini, a conferma dell’ipotesi accusatoria di prostituzione minorile e pedopornografia.

Infine, nel corso delle indagini, si è appurato che uno dei destinatari delle misure, in concorso con altri due soggetti, ha tentato di conseguire un ingiusto profitto a danno di diversi esercizi commerciali bolognesi, sfruttando l’attuale emergenza sanitaria da Covid-19 per rendere i raggiri credibili.

L’operazione è stata chiamata ‘Villa Inferno’, dal nome con cui gli indagati si riferivano alla villa di Pianoro (Bologna) all’interno della quale erano spesso organizzati gli incontri a sfondo sessuale con la minorenne e altre ragazze, con il contestuale consumo di sostanze stupefacenti.

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