Vincenzo Galatolo, boss della mafia, morto in carcere a Opera
Vincenzo Galatolo, boss della mafia, morto in carcere a Opera. Il capomafia Vincenzo Galatolo è morto in carcere all’età di 79 anni. Si è spento nell’istituto penitenziario di Opera in Lombardia.
Il boss dell’Arenella di Palermo era detenuto da anni e recentemente era condannato in via definitiva per la strage di Pizzolungo. Da tempo era malato e aveva diversi tumori, tanto che il suo avvocato aveva presentato un’istanza di scarcerazione che era però rigettata.
La salma sarà trasferita a Palermo per le esequie. Si attendono disposizioni da parte della Questura che quasi certamente impedirà la cerimonia pubblica.
Vincenzo Galatolo, padre del pentito Vito e di Giovanna, anche lei collaboratrice di giustizia, è ritenuto responsabile dell’uccisione di Barbara Rizzo e dei gemelli di 6 anni Salvatore e Giuseppe Asta, che la donna stava accompagnando a scuola, il 2 aprile del 1985.
Il vero obiettivo però era il magistrato Carlo Palermo
Sulla sentenza hanno pesato le dichiarazioni proprio della figlia del boss, Giovanna, che aveva riferito della rabbia del padre contro la madre il giorno in cui è diffusa in televisione la notizia della strage.
L’imputato avrebbe brutalmente aggredito la moglie quando gli avrebbe detto che “i bambini non si toccano”. Vicino al clan dei Madonia, Vincenzo Galatolo era membro della Cupola capeggiata da Totò Riina e punto di riferimento della criminalità organizzata all’Arenella.
Il boss aveva subito una condanna all’ergastolo per l’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, e poi a 30 anni per l’omicidio di Lia Pipitone, figlia “ribelle” di Antonino Galatolo. Una vita macchiata dal sangue, dunque, che ieri si è conclusa al 41 bis.