Viterbo: detenuti in rivolta al Mammagialla, uno morto per malore
Viterbo: detenuti in rivolta al Mammagialla, uno morto per malore. Nelle carceri italiane spesso è denunciato un malessere generale da parte dei detenuti, soprattutto per il sovraffollamento.
Questa volta è toccato al carcere Mammagialla di Viterbo finire sulle pagine dei giornali, compreso il nostro, a causa di una rivolta scoppiata in una sezione e la protesta in un’altra.
Un detenuto è morto per malore, uno salvato dopo aver tentato il suicidio. I detenuti hanno minacciato il personale presente auto lesionandosi con taglierini rudimentali.
È il bilancio della tarda serata di ieri denunciato da Daniele Nicastrini, segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Uspp Lazio. I fatti si sono verificati sabato 9 settembre all’interno del carcere Mammagialla di Viterbo.
Il sindacato denuncia la grave situazione
Come si apprende dal sindacato il detenuto morto è deceduto per un malore, mentre in un’altra sezione del carcere, presumibilmente verso le ore 19 a chiusura delle celle, alcuni detenuti hanno minacciato il personale presente.
Mentre nel frattempo altri già chiusi all’interno delle celle hanno iniziato a sbattere forte le porte blindate, dando fuoco alle bombolette del gas. Gli agenti hanno salvato un uomo che ha cercato di uccidersi e lo hanno mandato in pronto soccorso per le cure.
Per riportare la situazione alla normalità si è reso necessario l’intervento di una squadra a supporto delle operazioni. “Uspp Lazio – si legge nella nota – aveva denunciato all’amministrazione penitenziaria la gravità della situazione in cui versa il carcere viterbese”.
Per il sindacato nel carcere di Mammagialla c’è da tempo “una situazione di grave sovraffollamento e una carenza di personale, che impedisce un’organizzazione del lavoro in sicurezza e crea difficoltà nel mantenere l’ordine e il rispetto delle regole penitenziarie“.