Vittoria Schisano e il tormentone di un nuovo Mark Caltagirone
Vittoria Schisano e il tormentone di un nuovo Mark Caltagirone. La bella Vittoria Schisano è stata ospite di Domenica Live nel giorno di San Valentino per parlare del suo uomo il quasi cinquantenne Donato.
Il misterioso Donato con cui ha una relazione da tre anni e mezzo, ma che le telecamere non hanno mai inquadrato. Nemmeno quando è stato lanciato il servizio da casa sua, non c’è stato segno della sua presenza.
Le parole di Vittoria Schisano
Reduce dalla importante esperienza a Rai1 con l’ultima edizione di Ballando con le stelle, per Vittoria Schisano adesso c’è la vita privata ma non il matrimonio: “Dice che è innamorato, stiamo insieme da tre anni e mezzo, ma…”.
Un nuovo caso come quello di Mark Caltagirone? Lei rassicura Barbara D’Urso: “Esiste, esiste”. Barbara D’Urso ha chiesto una descrizione fisica di Donato, Vittoria Schisano non si è tirata certo indietro:
Tra poco compie cinquanta anni, è brizzolato col ciuffo, ha la barba folta, non l’aveva quando ci siamo conosciuti ma io impazzisco per la barba! Occhi buoni, castani. La sua grande qualità è la dolcezza.
È alto più di me, è magro, non è tanto fisicato o palestrato. Inoltre, mangia tantissimo; ma non mette un etto! All’inizio mi diceva che era stato già sposato e non pensava nel modo più assoluto al matrimonio.
La sorpresa di Donato
Donato però non si espone, nemmeno sui social network. E la sorpresa di Domenica Live arriva proprio grazie a lui, che invia una lettera davanti a milioni di telespettatori. Vittoria Schisano presa in contropiede. “Questa cosa mi sorprende”.
Nella lettera apre al matrimonio: “Ci sto pensando”. L’effetto déjà-vu è impossibile da evitare. Anche Mark Caltagirone inviava lettere in diretta televisiva, proprio da quegli stessi studi televisivi.
Ma questa volta, Vittoria Schisano assicura che non c’è nessun pericolo di bissare il caso che ha fatto impazzire il gossip un paio di stagioni fa, dando il via al Prati-ful e inaridendo le carriere di numerose personalità compromesse nel tormentone. Questa volta, nessuna paura: Donato esiste.
