Vittorio Cecchi Gori ricoverato per complicanze polmonari. Sta male

Redazione
Vittorio Cecchi Gori ricoverato per complicanze polmonari. Sta male

Vittorio Cecchi Gori ricoverato per complicanze polmonari. Sta male. Problemi polmonari. È la causa del ricovero di Vittorio Cecchi Gori. L’ex presidente della Fiorentina è stato trasportato all’Ospedale “Gemelli” di Roma per essere tenuto sotto stretta osservazione in seguito alla deficienza respiratoria.

Nelle scorse settimane l’imprenditore, che attualmente si trova agli arresti domiciliari per la condanna a 8 anni per bancarotta fraudolenta, è stato contagiato dal Covid pur avendo effettuato le tre dosi di vaccino.

A dare notizia delle sue condizioni e degli ultimi sviluppi è stato il professore Antonio De Luca, medico personale e amico da molti anni dell’ex produttore.

Vittorio Cecchi Gori è ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma per complicanze polmonari, dovute sicuramente al Covid che ha avuto diverso tempo fa. Adesso è negativo, le parole del dottore che fornisce anche qualche altro dettaglio.

Ricoverato al reparto Solventi

È ricoverato nel reparto Solventi, dove di solito è ospitato anche il Papa. E’ tenuto sotto osservazione. Nei giorni scorsi ha avuto un’improvvisa insufficienza respiratoria ecco perché è presa questa decisione”.

Il nome di Cecchi Gori è legato a un decennio di storia della società toscana. È sotto la loro gestione (del fratello Mario e dello stesso Vittorio) che indosseranno la maglia viola calciatori del calibro di Rui Costa e Gabriel Omar Batistuta.

Un connubio perfetto tra assist e la “mitraglia” di gol (l’esultanza tipica dell’argentino) che portò la Fiorentina ai vertici del calcio italiano nella stagione 1995-1996: terzo posto in classifica, dopo aver lottato con Milan e Juventus per lo scudetto

E un trofeo messo in bacheca grazie alla vittoria della Coppa Italia (in finale è battuta l’Atalanta). Tra i pali di quella formazione c’era anche Toldo, il portiere che sarebbe finito all’Inter e anche in Nazionale.

In seguito arriveranno una Supercoppa italiana e un’altra Coppa Italia (ma con Mancini in panchina) prima del lento declino che culminò con l’istanza di fallimento.

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