West Nile: al Moscati di Avellino ricoverato un caso sospetto
Si tratta di un ultraottantenne proveniente dal Napoletano ce che è stato ricoverato presso il nosocomio del capoluogo irpino
West Nile: al Moscati di Avellino ricoverato un caso sospetto. Si tratta di un ultraottantenne proveniente dal Napoletano ce che è stato ricoverato presso il nosocomio del capoluogo irpino.
Un uomo ultraottantenne della provincia di Napoli è stato ricoverato all’ospedale “Moscati” di Avellino per sospetta infezione da virus West Nile; gli esami iniziali hanno dato risultati discordanti e sono in corso ulteriori test nel reparto di Malattie infettive.
L’uomo presenta diverse patologie pregresse legate all’età. La Regione Campania ha diffuso un opuscolo per prevenire il contagio e riconoscere i sintomi del virus.
Otto le vittime finora in Italia
In Italia, finora, si contano otto vittime per complicazioni legate al virus West Nile, di cui quattro in Campania. L’ultima vittima è un 72enne di Maddaloni, deceduto a Caserta, anch’egli con patologie pregresse e condizioni cliniche compromesse.
Tutte le vittime campane erano immunodepresse e con situazioni cliniche già deteriorate, probabilmente contagiate tramite puntura di zanzara nelle loro abitazioni.
I tre decessi nella provincia di Caserta, di cui due a Maddaloni, hanno aumentato l’attenzione dell’Asl locale, che ha avviato indagini epidemiologiche nelle aree di confine tra le province di Benevento, Napoli e Caserta, e a Trentola Ducenta, luogo di provenienza di un 68enne deceduto recentemente.
Nello stesso giorno sono stati registrati tre nuovi casi positivi, uno in condizioni gravi. La diffusione del virus West Nile in Campania colpisce principalmente persone immunodepresse con patologie pregresse, con un rischio elevato di complicanze e mortalità, e le autorità sanitarie stanno intensificando le misure di prevenzione e monitoraggio per contenere l’epidemia.
