Zona rossa e arancione: i nuovi colori delle regioni da lunedì 15 marzo

Redazione
Zona rossa e arancione: i nuovi colori delle regioni da lunedì 15 marzo

Zona rossa e arancione: i nuovi colori delle regioni da lunedì 15 marzo. Nella giornata di oggi, venerdì, il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà le nuove ordinanze sui colori delle regioni che entrano in vigore lunedì 15 marzo.

Le regioni in zona rossa

La Lombardia torna in zona rossa, per decisione delle autorità regionali. Dovrebbero passare alla zona rossa anche: Bolzano, Trento, Basilicata, Campania (che già lo è), Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Veneto e Marche

Le regioni in zona arancione

Da lunedì dovrebbero essere arancioni: l’Abruzzo, la Calabria, la Liguria, il Molise, la Puglia, la Sicilia, l’Umbria, la Toscana, la Valle d’Aosta. La Sardegna dovrebbe rimanere in zona bianca, anche se la suo interno ci sono delle enclave rosse.

Il decreto in vigore dal 15 marzo al 6 aprile

Venerdì è stato anche approvato dal consiglio dei ministri un decreto che sarà in vigore dal 15 marzo al 6 aprile e introdurrà misure più restrittive e regole rigide nella determinazione dei colori assegnati a ciascuna regione.

Rt nazionale cresce a 1,6

Secondo il monitoraggio della cabina di regia Iss-ministero della Salute, l’Rt nazionale è in salita a 1,6 (era 1,06). Il rapporto conferma per la sesta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio.

E osserva un forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (50.256 contro i 41.833 la settimana precedente). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (28,8%).

E aumenta, invece, la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37,8% vs 35,2% la settimana precedente). Il 20,2% dei casi è stato rilevato attraverso attività di screening e nel 13,2% non è stata riportata la ragione dell’accertamento diagnostico.

La richiesta è di intervenire: «L’elevata incidenza, l’aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono di anticipare l’innalzamento/rafforzamento delle misure di mitigazione nazionali accompagnati da puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione».

E’ ribadita l’importanza di ridurre in modo drastico le interazioni fisiche e di evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR