Al Bano a 360 gradi sull’amore e il futuro

Redazione
Al Bano a 360 gradi sull’amore e il futuro
ROME, ITALY - DECEMBER 17: Italian singer Al Bano Carrisi during tv broadcast Porta a Porta in the Rai studios via Teulada. Rome (Italy), December 17th, 2019 (Photo by Massimo Insabato/Archivio Massimo Insabato/Mondadori Portfolio via Getty Images

Al Bano a 360 gradi sull’amore e il futuro. Il gossip, le pause forzate del lockdown, i figli, il futuro. Al Bano racconta tutto in questa intervista esclusiva al settimanale Oggi. Eccola riportata.

Il dimagrimento

Il primo imperativo era perdere peso. E quattro chili se li è già lasciati alle spalle. «Tra insalate e pesce», dice orgoglioso Al Bano, dopo un pranzetto ipocalorico. «Il problema è che non te ne accorgi, di ingrassare. Ti guardi allo specchio, ma non te ne accorgi. Però, quando ho visto alcune mie foto dello scorso Sanremo, mi sono detto: qui non va per niente bene. Ero arrivato a pesare 85-86 chili, quando dovrei averne al massimo 75. Per questo dico che non è finita: altri sette dovranno sparire. E ci riuscirò».

Ecco le domande che sono state poste.
  • Sembra che la situazione dell’epidemia in Italia stia migliorando. Che cosa ne pensa?  «Uhmmm… Finché non si troverà un vaccino non mi fido. Per niente».
  • Un anno senza musica dal vivo. Un problema gravissimo specie per piccoli artisti e maestranze. «Soprattutto loro. Ed è vero, siamo tutti nella stessa barca. Ma io la vivo malissimo: sono tre mesi che non canto e soffro nel non vedere la gente, il pubblico. E poi se ti fermi c’è il motore economico che si inceppa. Meno male che grazie a Dio qui ho l’azienda agricola che funziona molto bene».
  • Ma un anno fa non era sul punto di smettere con i live? «C’era motivo: ero molto preoccupato per quel maledetto edema alle corde vocali che mi toglieva il sonno. Ora sono tornato quello di un tempo e il problema non c’è più».
  • Lo Stato ha stanziato un miliardo di euro per aiutare lo spettacolo. È una cifra equa? «Lo scopro ora. Nel resto dell’Europa hanno già sistemato tutto. Qui no. Da noi, tra imprenditori, commercianti, soldi alla Fiat, ad Alitalia, finisce che la musica resta la Cenerentola. E nei teatri vengono prima gli attori. Meno male che ci sono le piazze. Abbiamo tanta voce ma non voce in capitolo».
  • Ha fatto il tampone o il test sierologico?«Non li ho fatti, ma stando in campagna e al Sud sotto questo aspetto siamo più tranquilli. È vero che il virus può presentarsi con le sembianze di chiunque, anche le persone più innocue, ma ho sempre adottato tutti gli accorgimenti del caso: dalle mascherine ai distanziamenti. E non sono mai stato così tanto tempo con i miei figli».
  • Sua figlia Cristel, che si è sposata, vive ancora a Cellino? «No, a Zagabria. Anche lei per fortuna in una zona isolata. Hanno avuto problemi anche in Croazia, come in ogni parte del mondo. Questo coronavirus ha fatto danni immensi. Ma meno della Spagnola nel 1919, che si portò via 100 milioni di persone». Leggi anche: BUFERA CONTRO MAGALLI
La situazione della lettera a Domenica In: Ecco le risposte di AL BANO
  • Di recente a Domenica in c’è stato il caso della poesia che le aveva dedicato Romina, poi non letta in diretta dalla Venier dopo alcune sue rimostranze. «Ero maldisposto perché siamo finiti su un filone gossiparo che non amo. Con gli autori avevamo accordi diversi, non c’è stato il rispetto di quegli accordi e, visto che non amo le speculazioni, mi sono fatto sentire».
  • Ha invocato la “par condicio” perché, a quanto pare, un contributo analogo non era stato chiesto anche a Loredana Lecciso. «E mi sembrava anche giusto invocarlo. Voglio dire, con tutto l’onore che può rappresentare per me ricevere una poesia da Romina, devo anche dire che probabilmente ha commesso una leggerezza. Doveva mandarla a me, non provare a farla leggere in televisione. È una cosa privata».
  • A noi di Oggi risulta che si trattasse di una semplice poesia sulla primavera. «Ah, lei ce l’ha? Se ce l’ha me la mandi, che la leggo volentieri».
  • Quindi non l’ha mai ricevuta. Se non sbaglio lei dice: a quel punto, dopo la mancata lettura in diretta, Romina poteva mandarmela in privato. «Vede che ci capiamo? Io comunque di queste cose non voglio parlare. Nella mia vita c’è stato un prima, e c’è un dopo. La cosa che mi preme da parte dei media è che ci sia rispetto quando mi si invita e che si evitino le strumentalizzazioni. È un mio diritto».
  • Il fatto che abbia invocato la “par condicio” è sembrata a molti una preoccupazione per la lavata di capo che le avrebbe poi fatto Loredana a casa. Sembra sempre in sospeso tra due “first lady”. «Allora, chiariamo una volta per tutte: io sono stato sposato per trent’anni con Romina, e poi è andata a finire com’è andata a finire. In seguito mi sono rifatto una vita e ne avevo anche diritto. Ho un grande amore per i miei figli di primo e di secondo letto, e non voglio che ci siano discrepanze fra le due situazioni. Quando mi esibisco con Romina, sul palco, mi trovo molto bene con lei. Poi per il resto, nel privato, adesso e da un bel po’ di tempo, la mia vita è un’altra. Questo è quanto».
  • È vero che, siccome i costi superavano i ricavi, dopo il lockdown ha deciso di non riaprire al momento al pubblico la sua tenuta con piscina, centro benessere e ristorante a Cellino San Marco? «L’ultima novità è questa: io me ne chiamo fuori sino a quando non saremo del tutto usciti dal tunnel. Per l’estate riaprirà ma sotto forma di cooperativa gestita totalmente dai miei dipendenti, che sono tanti, con una famiglia da mantenere e desiderosi di lavorare».
  • Di recente, ha omaggiato il suo amico compositore Detto Mariano, da poco scomparso causa coronavirus, che tra l’altro nel 1970 propiziò le nozze di AL Bano e Romina. «Fu addirittura testimone. Eravamo inseparabili. A marzo è andato in una clinica a Milano per un controllo della prostata, ha contratto il virus ed è morto. Quand’ero con lui nel Clan Celentano, al cospetto silenzioso di alcuni grandi, lui fu più di una guida. Fu un fratello».
Cosa farà in estate Al Bano?
  • Quindi quest’estate, senza concerti e aerei da prendere, che cosa farà, si dedicherà a uva e olive? «Penserò soprattutto a me stesso e poi sì, starò in campagna e farò il contadino a tempo pieno. Il destino mi fa tornare da dov’ero partito, alla mia terra».
  • Che è anche un bel finale per quest’intervista. «Sì, ma piano: è una cosa temporanea. Nel mio piccolo avrei intenzione di cantare ancora». Fonte: OGGI

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