Alexis Sharkey, influencer di 26 anni, trovata morta: è stata strangolata

Redazione
Alexis Sharkey, influencer di 26 anni, trovata morta: è stata strangolata

Alexis Sharkey, influencer di 26 anni, trovata morta: è stata strangolata. Alexis Sharkey sarebbe stata “strangolata a morte” prima che il suo corpo nudo fosse rinvenuto sul ciglio della strada a Houston (USA).

L’Harris County Institute of Forensic Sciences, martedì, ha confermato l’omicidio dell’influencer 26enne, come riferito il New York Post. La ragazza era scomparsa il 27 novembre e il suo cadavere è stato ritrovato meno di 24 ore dopo.

“Posto con cura” su un lato della strada a poche miglia dal suo appartamento nella città del Texas. Un camionista ha notato il corpo quando ha visto un paio di piedi che spuntavano da sotto alcuni cespugli.

Alexis, che aveva 21.000 follower su Instagram, aveva parlato l’ultima volta in chat alle 18:00 di venerdì. Successivamente, le chiamate hanno iniziato a finire direttamente alla sua casella vocale, il che ha sollevato preoccupazione tra i suoi amici.

È stato riferito che la 26enne potrebbe aver avuto una discussione con una “persona non identificata” prima di essere trovata morta. Il marito, Tom Sharkey, 49 anni, ha già negato di aver avuto un litigio con la moglie.

Parlando con KTRK-TV, ha detto: “Non abbiamo litigato quando se n’è andata. Le ho solo detto che non poteva guidare dopo aver bevuto. “Se n’è andata comunque. Questo è tutto”. L’uomo ha aggiunto.

“Non ho bisogno di mettere le cose in chiaro. “Lascerò che le cose vadano così com’è. So com’era la mia vita con mia moglie.” Il dipartimento di polizia di Houston ha affermato che la morte di Alexis Sharkey è ancora oggetto di inchiesta e che non sono stati ancora effettuati arresti o accuse formali.

Studente negazionista di 49 anni si rifiuta di indossare mascherina: espulso da università

Uno studente giapponese di 49 anni – “leggermente” fuoricorso  – è stato arrestato dalla polizia dopo essersi barricato per svariate ore in un bagno in segno di protesta contro la decisione della sua università di espellerlo perché si rifiutava, nel corso di un esame, di indossare la mascherina protettiva.

L’uomo stava sostenendo una prova d’inglese insieme ad altri studenti quando si è sfilato la mascherina dal naso e l’ha riposta in tasca. I docenti gli hanno gentilmente chiesto di reindossarla, ma lui non ha voluto saperne niente.

Di conseguenza è stato espulso: il 49enne non l’ha presa affatto bene, e per protesta si è chiuso in una toilette rimanendoci per tre ore consecutive. È dovuto intervenire un agente di polizia per tentare di convincerlo ad uscire.

Ma non c’è stato assolutamente niente da fare e il poliziotto è stato costretto a scavalcare il muro del gabinetto per estrarlo con la forza e anche arrestarlo.

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