Ariano Irpino: agente penitenziaria faceva da corriere droga e telefonini

Il poliziotto penitenziario, in servizio nel carcere dell'Avellinese è stato arrestato dai suoi stessi colleghi

Redazione
Ariano Irpino: agente penitenziaria faceva da corriere droga e telefonini
Repertorio

Ariano Irpino: agente penitenziaria faceva da corriere droga e telefonini. Il poliziotto penitenziario, in servizio nel carcere dell’Avellinese, è stato arrestato dai suoi stessi colleghi.

Un agente della Polizia Penitenziaria è stato arrestato nella casa circondariale di Ariano Irpino, nell’Avellinese, per possesso e traffico di droga e telefoni cellulari.

Il materiale rinvenuto includeva quasi 4 chili e mezzo di sostanze stupefacenti, 22 smartphone, schede sim e accessori vari. La scoperta è stata fatta dai colleghi del poliziotto infedele, che hanno notato un comportamento sospetto dei detenuti.

Il ruolo dell’agente infedele nel traffico di droga e telefoni cellulari

L’agente della Polizia Penitenziaria coinvolto nel traffico di droga e telefoni cellulari all’interno della casa circondariale di Ariano Irpino ha ricoperto un ruolo fondamentale nella facilitazione di questi illeciti.

Il materiale sequestrato, che includeva sostanze stupefacenti come marijuana e cocaina, smartphone, caricabatterie, router e schede sim, dimostra l’estensione delle attività illegali svolte dall’agente.

Il fatto che fosse una figura incaricata e pagata per mantenere l’ordine e prevenire il traffico in carcere rende ancora più grave la sua infedeltà.

La scoperta del suo coinvolgimento è stata resa possibile grazie al comportamento sospetto dei detenuti, che ha spinto i colleghi a perquisirlo e arrestarlo.

La scoperta e l’arresto: un comportamento sospetto dei detenuti

La scoperta e l’arresto sono avvenuti a seguito di un comportamento sospetto dei detenuti. L’atteggiamento insolito e strano dei carcerati ha indotto i colleghi del poliziotto infedele a eseguire una perquisizione nei suoi confronti.

È stato così rinvenuto un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, inclusa marijuana, cocaina e droga liquida, insieme a numerosi telefoni cellulari, schede sim, caricabatterie, router e una collana d’oro.

Questa scoperta ha portato all’arresto dell’agente della Polizia Penitenziaria. Tale comportamento sospetto evidenzia l’esistenza di un traffico illecito all’interno del carcere, che mette a repentaglio la sicurezza interna.

Reazioni del sindacato dei poliziotti penitenziari

Il sindacato dei poliziotti penitenziari, Uspp, esprime il proprio apprezzamento al Comando di Polizia Penitenziaria per l’arresto dell’agente infedele coinvolto nel traffico di droga e telefoni cellulari all’interno del carcere.

In una nota ufficiale, il presidente del sindacato, Giuseppe Moretti, e il segretario regionale per la Campania, Ciro Auricchio, sottolineano che reati di questo genere non dovrebbero mai accadere e i colleghi che ne sono autori devono essere prontamente intercettati e allontanati.

Vengono elogiati gli sforzi del Comando e dei colleghi del Corpo di Polizia Penitenziaria dell’istituto di Ariano Irpino nel garantire l’ordine e la sicurezza interna nonostante le mille difficoltà quotidiane.

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