Bandiere a mezz’asta, l’Italia unita nel lutto per le vittime del Coronavirus

Redazione
Bandiere a mezz’asta, l’Italia unita nel lutto per le vittime del Coronavirus

Oggi alle 12 l’Italia si è fermata per rendere omaggio a tutte le vittime del Coronavirus, in segno di vicinanza ai familiari e di partecipazione nazionale al cordoglio delle comunità più colpite dalla pandemia.

L’iniziativa, partita dai sindaci italiani, si è allargata ad altre istituzioni: la bandiera italiana a mezz’asta è stata esposta su tutti gli edifici pubblici. I primi cittadini della Penisola infatti, con indosso la fascia tricolore, si sono presentati davanti ai propri municipi in silenzio e con le bandiere esposte a mezz’asta “in segno di lutto” e in “segno di solidarietà con tutte le per comunità che stanno pagando il prezzo più alto”.

Tra i primi a mettere a lutto le bandiere è stato il Quirinale: sul balcone della piazza sono state fatte scendere a mezz’asta dai corazzieri. Anche il Vaticano partecipa: la Santa Sede fa sapere che esporrà le bandiere a mezz’asta, a  lutto, per esprimere la propria vicinanza alle vittime della pandemia in Italia e nel mondo, alle loro famiglie e a quanti generosamente lottano per porvi fine.

Per ricordare i tanti morti di questa guerra silenziosa che non hanno potuto avere nemmeno avere un degno funerale e se sono andati senza il conforto degli affetti, i sindaci hanno organizzato questa cerimonia a distanza che non infrangerà le dure regole del distanziamento sociale.

A proporla per primo è stato il presidente del Provincia di Bergamo e sindaco di Calcinate, Gianfranco Gafforelli, che si trova in una delle zone dove si contano più morti. Poi il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) Antonio De Caro ha fatto sua la proposta ed ha inviato una lettera a tutti i sindaci per chiedere la condivisione dell’iniziativa.

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