Bari: autista preso a bottigliate al volto sul bus
Bari: autista preso a bottigliate al volto sul bus. Nuovo episodio di aggressione ai danni di un autista di bus cittadini.
È successo ieri a Bari, all’altezza del lungomare di Crollalanza. L’autista è stato colpito in pieno viso con una bottiglia e picchiato sul mezzo pubblico.
L’aggressore pluripregiudicato.
Ad aggredire il conducente è stato un uomo di 42 anni pluripregiudicato, Gianluca Schiavoni. L’aggressore è stato subito fermato da una pattuglia del nucleo radiomobile e trasportato in caserma.
I danni riportarti dal conducente.
La vittima è invece stata sottoposta a intervento chirurgico per la frattura di naso e mandibola e adesso rischia danni permanenti.
Per l’aggressore la pm Angela Maria Morea sta valutando di chiedere la convalida dell’arresto o il processo per lesioni gravi e resistenza a pubblico ufficiale.
La prima ricostruzione dei fatti.
Il pregiudicato avrebbe preteso di salire a bordo del bus dalla porta anteriore, chiusa per via delle norme anti Covid.
A quel punto avrebbe reagito iniziando a discutere animatamente con l’autista fino a prenderlo a bottigliate sul volto.
Intanto i passeggeri fuggivano frettolosamente dal mezzo, impauriti da tanta violenza. A supportare le indagini ci sono le immagini delle telecamere cittadine di videosorveglianza.
La resistenza all’arresto.
Dopo l’arresto, l’aggressore ha iniziato a inveire anche contro i carabinieri colpendoli con calci e pugni e provocando danni anche all’auto di servizio.
Attualmente il 42enne con precedenti per reati di droga, contro la persona e il patrimonio è in carcere.
Per il sindacato gesto inaccettabile.
Il segretario generale della Faisa Cisa, Mauro Mongelli, ha commentato il brutale attacco:
«È inaccettabile che il personale ‘front linè debba continuare a subire angherie e violenze, non possiamo permettere che si consolidi la falsa convinzione che sui mezzi di pubblico trasporto si possa agire indiscriminatamente restando impuniti».
Le intollerabili e vili aggressioni sui bus Amtab, continua Mongelli
“Stanno trasformando i treni, metro, bus e stazioni in teatro di gravi atti di violenza che, oltre a compromettere la sicurezza e la serenità di chi viaggia e di chi lavora, crea la percezione di profondi disagi ed un generale senso di insicurezza del servizio offerto”.
Mariagrazia Veccaro