Bollettino Coronavirus Campania: i dati di oggi, venerdì, 25 giugno 2021

Redazione
Bollettino Coronavirus Campania: i dati di oggi, venerdì, 25 giugno 2021

Bollettino Coronavirus Campania: i dati di oggi, venerdì, 25 giugno 2021. Sono 77 i nuovi casi di Coronavirus che si sono registrati in Campania nelle ultime 24 ore, a fronte di 6.582 tamponi molecolari analizzati (a cui si aggiungono anche 6.038 tamponi antigenici).

Dei 77 nuovi casi di contagio, 50 sono asintomatici, mentre 27 hanno riportato sintomi; questi i dati relativi all’andamento della pandemia, aggiornati a oggi, venerdì 25 giugno, e diramati come di consueto dall’Unità di Crisi regionale.

Il tasso di incidenza, vale a dire il rapporto tra tamponi risultati positivi su quelli analizzati, si attesta invece all’1,17%, in netto calo rispetto alla giornata di ieri.

Nelle ultime 24 ore, in Campania, si sono registrati purtroppo anche 8 nuovi decessi: di questi, 2 sono deceduti nelle ultime 48 ore, mentre 6 sono deceduti in precedenza ma sono stati registrati ieri.

La campagna vaccinale

La campagna vaccinale, intanto, procede, anche se a rilento nelle ultime settimane. I vaccini contro il Coronavirus hanno però fatto sì che la curva del contagio si abbassasse, così come la pressione sul sistema sanitario regionale, che si traduce con un minor numero di ricoverati negli ospedali campani.

Come riportato nel bollettino odierno, i ricoverati in terapia intensiva sono 20, lo stesso numero registrato anche ieri, mentre i ricoverati in degenza ordinaria sono 240, ovvero 12 in meno rispetto a ieri.

Ecco di seguito il report sullo stato di occupazione dei posti letto negli ospedali della Campania, come riportato nel bollettino odierno dell’Unità di Crisi. Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656, posti letto di terapia intensiva occupati: 20, posti letto di degenza disponibili: 3.160 (posti letto Covid e offerta privata) e posti letto di degenza occupati: 240.

Poche vaccinazioni a Napoli, De Luca teme un nuovo lockdown

“Se prosegue così la vaccinazione a Napoli andiamo verso un nuovo lockdown nel giro di pochi mesi, dopo settembre”. Lancia l’allarme il presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta streaming del venerdì pomeriggio.

Il numero uno di palazzo Santa Lucia spiega anche i motivi per il suo allarme. “Nel territorio della Asl Napoli 1, – ha continuato De Luca, – tra i tanti cittadini convocati per la seconda dose o anche la prima si è presentato un numero limitatissimo.

Ad oggi per quanto riguarda la Asl Napoli 1 centro su 839mila cittadini residenti e vaccinabili vi sono 317mila mancate adesioni.  Si tratta di un dato non sostenibile”.

Poi De Luca ha rincarato la dose parlando della variante Delta. “La variante Delta  incombe. Altri  paesi, come la Gran Bretagna,  hanno deciso di puntare sulle prime dosi di massa. Ed ora i contagi aumentano.

Per questo vi invito a vaccinarvi in massa e a essere responsabili, perché il pericolo non si trova  alle nostre spalle, ma si para minaccioso e incipiente davanti alla nostra vita e a quella dei nostri figli”.

Mascherine all’aperto

Poi, il Presidente della Regione ha ribadito che in Campania resta obbligatorio l’uso delle mascherine all’aperto. “In ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti.

L’uso delle mascherine resta obbligatorio, sul territorio regionale, in ogni luogo non isolato. Come, ad esempio,  centri urbani, nelle piazze, sui lungomari nelle ore e situazioni di affollamento. Ed ancora l’obbligo riguarda le file, code, mercati o fiere ed altri eventi, o nei trasporti pubblici all’aperto quali traghetti, battelli, navi”.

Dosi limitate

Infine De Luca ha ricordato come continui la sperequazione delle dosi vaccinali in danno della Campania. “Continua la gestione scorretta della distribuzione dei vaccini. Al Lazio, che ha la stessa popolazione della Campania, vanno 240mila dosi in più rispetto a noi. Mi sono anche stancato di sottolineare la scorrettezza del Commissario e del ministero della Salute. E’ una vergogna, sono irresponsabili”.

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