Brindisi: ucciso e fatto a pezzi col motosega, la confessione dopo 20 anni

Redazione
Brindisi: ucciso e fatto a pezzi col motosega, la confessione dopo 20 anni

Brindisi: ucciso e fatto a pezzi col motosega, la confessione dopo 20 anni. La svolta è arrivata nell’udienza per gli omicidi di Sergio Spada e Salvatore Cairo.

Ucciso a coltellate, poi fatto a pezzi con una motosega e bruciato, infine i suoi resti gettati in luogo finora rimasto sconosciuto. Così sarebbe finito ammazzato Salvatore Cairo, l’imprenditore attivo nel settore dei casalinghi sparito nel nulla nel maggio del 2000 a Brindisi.

La svolta è arrivata nelle scorse ore nel corso dell’udienza del processo sugli omicidi degli imprenditori Sergio Spada e Salvatore Cairo in cui sono imputati i fratelli Enrico e Cosimo Morleo.

A rivelare parzialmente i fatti è stato lo stesso Enrico Morleo indicando il presunto luogo dove in questi anni sono rimasti i resti di Salvatore Cairo.

Ma affermando di non essere lui ad ucciderlo. Dando la propria disponibilità a condurre il Pm sul luogo in cui 23 anni fa furono nascosti i resti di Salvatore Cairo. Il 57enne ha detto di aver fatto a pezzi il corpo di Salvatore Cairo ma di non averlo ucciso.

La confessione durante il processo in Corte d’Assise

L’uomo inoltre ha scagionato da ogni responsabilità il fratello  Cosimo, sostenendo che non ha mai saputo nulla di quanto accaduto nella sua azienda.

Nel corso del processo in Corte d’Assise a Brindisi, l’uomo però non ha dato indicazioni sull’autore del delitto di cui anche il fratello si dice completamente estraneo.

Per gli inquirenti, Cosimo Morleo sarebbe il mandante dei due delitti mentre Enrico esecutore materiale. Ma finora entrambi avevano negato ogni responsabilità.

Secondo l’accusa, Salvatore Cairo fu ucciso il 6 maggio di 23 anni fa all’interno dei locali di una azienda della zona industriale di Brindisi riconducibile ai due fratelli.

Quindi il suo corpo fu occultato. Enrico Morleo è considerato l’esecutore materiale anche dell’omicidio di Sergio Spada, ucciso invece il 19 novembre 2001.

Interessi commerciali uno dei moventi

Movente dei due efferati omicidi, sempre secondo gli inquirenti, sarebbe interessi economici e rivalità di natura commerciale. Sia Cario che Spada sarebbero uccisi per liberare il mercato da competitor.

Il cadavere di Sergio Spada fu abbandonato in un’area di servizio dismessa sulla circonvallazione di Brindisi mentre di Salvatore Cairo per venti anni non si era saputo più nulla.

La prima svolta lo scorso anno grazie alle rivelazioni di Massimiliano Morleo, fratello di Cosimo ed Enrico, che così ha avviato il suo percorso di collaborazione con la giustizia.

Le indagini della polizia poi avevano portato all’arresto dei due e al processo. Ora la nuova svolta con l’indicazione del luogo di occultamento del cadavere dove gli inquirenti faranno un sopralluogo il 20 dicembre prossimo.

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