Cadavere di un giovane trovato nel Tevere: indagini in corso

Redazione
Cadavere di un giovane trovato nel Tevere: indagini in corso

Cadavere di un giovane trovato nel Tevere: indagini in corso. Il cadavere di un ragazzo è stato trovato questa mattina nel fiume Tevere, nella zona di Roma Nord.

Si tratta del cadavere di un giovane tra i 30 e i 35 anni di età, di probabile origine nordafricana, che non è, però, ancora identificato. Nei pantaloni indossati dalla vittima non sono stati trovati oggetti personali né documenti.

E al momento il cadavere è ancora senza nome. Sul posto, per le indagini, sono arrivati i poliziotti dei commissariati Ponte Milvio e Prati, e i colleghi della polizia fluviale.

Al momento non è noto cosa sia accaduto al ragazzo, se il suo sia stato un gesto volontario o un tragico incidente. Dalle prime informazioni emerse, sembra che il corpo non presentasse segni di violenza.

La segnalazione

La segnalazione è arrivata poco dopo le 8 di questa mattina al 112. Un passante, camminando sul lungotevere Maresciallo Cadorna, tra Ponte Duca d’Aosta e il Ponte della Musica, ha visto il cadavere galleggiare nel fiume e ha dato immediatamente l’allarme.

Ha chiesto così l’intervento delle forze dell’ordine. Quando i poliziotti sono arrivati, insieme ai sommozzatori dei vigili del fuoco e al personale sanitario del 118, era ormai già troppo tardi.

L’uomo era morto già da tempo e i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Il ragazzo, come detto, non aveva con sé documenti o effetti personali che possano far risalire alla sua identità.

Era vestito con una tuta da ginnastica, una felpa con cappuccio ed era scalzo, è stato ritrovato senza le scarpe. I poliziotti stanno indagando sulle persone scomparse, al fine di dare un’identità al giovane e capire cosa gli sia accaduto, se abbia compiuto un gesto volontario, se sia stato vittima di un incidente, o peggio ancora.

Botte e insulti razzisti, arrestato un 42enne a Roma

Botte e insulti razzisti a un cittadino afghano. E’ accaduto all’ingresso della metro a Ponte Mammolo, alla periferia di Roma, martedì pomeriggio. Un 42enne romano è stato arrestato dalla polizia.

Appena arrivati sul posto, gli agenti chiamati per una lite hanno constatato che la lite si era trasformata in un’aggressione. All’interno dell’ingresso della metro B, in un’attività commerciale a terra i poliziotti hanno infatti trovato un cittadino afghano di 36anni che era stato appena picchiato.

Il ferito è portato in ospedale in codice giallo. I poliziotti hanno effettuato un primo accertamento e un sopralluogo sul posto alla ricerca del responsabile. Il 42enne è  individuato dai poliziotti del IV Distretto San Basilio, diretto da Eugenio Ferraro, e da quelli della Sezione Volanti, diretta da Massimo Improta, a breve distanza.

Nonostante abbia provato a sfuggire, è bloccato. Tracce ematiche sono trovate dagli investigatori sulle sue mani e sulla maglietta. L’uomo, che ha rivendicato la responsabilità del gesto compiuto, continuando ad insultare l’afghano, è arrestato per lesioni aggravate, anche dalla discriminazione razziale.

Nel corso degli accertamenti l’uomo ha fatto poi notare agli agenti una croce celtica, tatuata sul dorso della sua mano sinistra. Ora è caccia all’altro autore del gesto.

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