Campania, coronavirus: chiusi anche parchi e ville comunali

Redazione
Campania, coronavirus: chiusi anche parchi e ville comunali

Il governatore della Regione Campania ha emanato l’ordinanza numero 13 con la quale dispone che “con decorrenza immediata e fino al 25 marzo 2020, su tutto il territorio della regione Campania si osservano le seguenti disposizioni:

  • Sono vietate le attività dei servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristornati, gelaterie, pasticcerie. I relativi esercizi sono temporaneamente chiusi, fino alla data del 25 marzo 2020
  • I supermercati e gli altri esercizi di vendita di beni di prima necessità, che restano aperti. Sono legittimati ad effettuare consegne a domicilio soltanto di prodotti confezionati e da parte di personale protetto con appositi DPI
  • E’ responsabilità dei Comuni e dei Piani Sociali di Zona garantire l’assistenza ai singoli cittadini indigenti e/o soli. Restano consentite, fermo l’obbligo di adozione di tutte le misure precauzionali, le attività degli enti del terzo settore che si occupano di assistenza agli indigenti e le attività di volontariato che prevedono l’aiuto alimentare e farmaceutico
  • Gli esercizi nei cui locali, nei periodi ordinari, si svolgono attività miste (ad es. bar, tabacchi, sala giochi), sono autorizzati a svolgere esclusivamente le attività consentite dal DPCM 11 marzo 2020, come integrato dalle seguenti disposizioni, ed hanno l’obbligo di sospensione immediata delle attività vietate, quali bar, video giochi, scommesse
  • E’ vietato lo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, anche relativi ai generi alimentari
  • E’ fatto divieto di frequentare parchi urbani e ville comunali. I soggetti competenti garantiscono la chiusura di eventuali porte e varchi di accesso.
  • Resta fermo il divieto di utilizzo di impianti sportivi di qualsiasi genere, con al sola esclusione di quelli dedicati a sedute di allenamento di atleti professionisti e atleti di categoria assoluta che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico. In tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus Covid -19 tra gli atleti, tecnici, dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano”.

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