Camper esploso: si aggrava il bilancio dei morti
Pubblicato il 21 Giugno 2022 - 15:45

Camper esploso: si aggrava il bilancio dei morti. Non ce l’ha fatta a sopravvivere Guido Vitali, che viveva a Porto Fuori, in provincia di Ravenna. Era ricoverato in ospedale con diversi traumi e molte ustioni sul 90 per cento del corpo.
L’uomo di 81 anni era rimasto gravemente ustionato nell’esplosione del suo camper in via Boccaccio a Rozzano, domenica 19 giugno, ed è morto al Policlinico di Milano proprio per le gravi ustioni.
Nell’esplosione era morta la moglie
Era stato proprio l’anziano 81enne a raccontare per filo e per segno come si erano svolti i fatti. L’uomo aveva spiegato come l’esplosione era avvenuta mentre stava cucinando.
La moglie Vena Petruzza, 77 anni, nata a Cosenza ma, come lui, residente a Ravenna, stava dormendo nel camper ed è morta poco dopo carbonizzata, avvolta dalle fiamme sviluppatesi dopo l’esplosione.
L’onda d’urto, invece, aveva spinto l’anziano fuori dal camper. “Aiuto, mia moglie è dentro”, disperato gridava. Le fiamme hanno distrutto anche un altro camper parcheggiato accanto e provocato danni a due capannoni vicini.
L’aiuto del vigile del fuoco fuori servizio
Il primo a soccorrere l’uomo era stato un vigile del fuoco che in quel momento si trovava nella zona con la famiglia, fuori dall’orario di lavoro. “Continuava a urlare”, ha raccontato Davide Cardone, il pompiere 51enne del distaccamento di Pieve Emanuele: “Mi sono avvicinato a lui. Ci ha detto che stava cucinando”.
L’arrivo dei soccorsi
Erano circa le 15.00. Stava cercando di spegnere le fiamme, quando si è verificata una seconda esplosione che comunque non lo ha investito. Le bombole di gas che erano all’interno si erano trasformate in proiettili che sono finiti contro i capannoni vicini.
Poco dopo sono arrivati anche polizia, scientifica e altri vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area; che è pericolosamente vicina a una falegnameria e a un deposito di carta. Le indagini sono ancora in corso. I filmati delle telecamere di sicurezza sono già stati recuperati, ora bisogna individuare la causa dell’esplosione.