Cannes: Palma d’Oro a Jafar Panahi per ‘A simple accident’
Miglior attore Wagner Moura per 'The Secret Agent', premiata l'interpretazione di Nadia Melliti in 'La Petite Dernière' di Hafsia Herzi

Cannes: Palma d’Oro a Jafar Panahi per ‘A simple accident’. Miglior attore Wagner Moura per ‘The Secret Agent’, premiata l’interpretazione di Nadia Melliti in ‘La Petite Dernière’ di Hafsia Herzi.
La Palma d’Oro della 78esima edizione del Festival di Cannes è andata a ‘Un simple accident’ di Jafar Panahi. È Cate Blanchett, ospite d’onore della serata, a consegnare l’ambito Premio.
L’annuncio è accolto da una lunga ovazione. Panahi — per la prima volta presente fisicamente sulla Croisette, dopo anni di repressione e arresti domiciliari — riceve il premio con compostezza.
Il regista iraniano ha dichiarato all’Afp “che non temeva assolutamente” di tornare in Iran dopo aver vinto la Palma d’Oro. Alla domanda se temesse questo ritorno, il cineasta 64enne ha risposto: “Per niente. Partiremo domani”.
La trama
‘Un simple accident’ è il film più apertamente politico della carriera di Panahi. Un thriller morale e carcerario che prende avvio da un fatto banale e si trasforma in un atto di accusa corale contro la violenza di Stato.
Un gruppo di ex detenuti, torturati e segnati, si riunisce per identificare e giudicare l’uomo che credono essere stato il loro carnefice, un procuratore zoppo mai visto in volto, riconoscibile solo da un passo, un odore, una voce.
Il dubbio morale e la sete di giustizia muovono il racconto in una spirale di tensione, che Panahi costruisce tra interni claustrofobici, deserti spogli e dialoghi tesi.
Girato con attori non professionisti, in condizioni clandestine, il film fonde l’assurdo di Beckett alla tensione politica di un cinema di vendetta post-totalitaria.
La verità resta ambigua, ma ciò che conta per Panahi è l’emergere di una coscienza collettiva: quella dei perseguitati che, riconoscendosi, si fanno resistenza comune.
Il film è nato anche da testimonianze raccolte durante la prigionia del regista, e si impone come un’opera di denuncia, di solidarietà e di memoria.
Con questa Palma, Cannes riconosce non solo un grande autore, ma un cinema che non smette di interrogare la realtà anche sotto censura, sotto minaccia, sotto sorveglianza.
Un semplice incidente, forse. Ma una Palma decisamente necessaria. La cerimonia si è tenuta ieri, sabato 24 maggio, nonostante il blackout, che ha paralizzato la città per cinque ore.
Migliore interpretazione maschile e femminile
Il premio per la migliore interpretazione maschile è andato a Wagner Moura per ‘The Secret Agent’. Il premio per la migliore interpretazione femminile va a Nadia Melliti per la sua interpretazione in ‘La Petite Dernière’ di Hafsia Herzi.
Il premio per la migliore regia va a Kleber Mendonça Filho per O Agente Secreto. È Alice Rohrwacher, presidente della giuria della Caméra d’Or, ad annunciare il premio per la miglior opera prima del 78esimo Festival di Cannes.
Dopo aver visionato 28 film provenienti da tutte le sezioni — Concorso, ‘Un Certain Regard’, ‘Semaine de la Critique’, ‘Quinzaine’ — la giuria ha scelto di premiare il film iracheno ‘The President’s Cake’.
Il riconoscimento va al film diretto da Koutaiba Al-Janabi, che ha ringraziato sul palco “i bambini che ho conosciuto durante la lavorazione, e che mi hanno regalato lo sguardo necessario per raccontare questa storia”.
Menzione Speciale e Prix spécial
La giuria ha, inoltre, assegnato una menzione speciale a ‘My Father’s Shadow’ di Akinola Davies Jr. John C. Reilly ha consegnato il Prix du scénario ai fratelli Dardenne per ‘La maison maternelle’, uno dei titoli più intensi della parte finale del concorso.
È Juliette Binoche in persona ad annunciare il Prix spécial del 78esimo Festival di Cannes, premio non previsto dal regolamento ufficiale ma deciso all’unanimità dalla giuria “per onorare un’esperienza cinematografica fuori dal comune”. Il riconoscimento va a ‘Resurrection’ di Bi Gan, film cinese enigmatico.
Il Premio della Giuria del 78esimo Festival di Cannes viene assegnato ex aequo a ‘Sirāt’ di Óliver Laxe e ‘Sound of Falling’ di Mascha Schilinski.
È Coralie Fargeat, regista francese e protagonista a Cannes 2024 con The Substance, a consegnare il Grand Prix – Speciale della Giuria del 78esimo Festival di Cannes a ‘Sentimental Value’ di Joachim Trier.
Maria Laudando