Contraffazione, sequestrata fabbrica abbigliamento

Redazione
Contraffazione, sequestrata fabbrica abbigliamento

Contraffazione, sequestrata fabbrica abbigliamento. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato a Somma Vesuviana una fabbrica abusiva dedita alla lavorazione e al confezionamento di capi di abbigliamento contraffatti.

Denunciate per contraffazione e attività di gestione di rifiuti non autorizzata qu persone, originaria della Cina, residenti tra Somma Vesuviana e Terzigno.

Rinvenuti e sequestrati più di 1000 capi contraffatti già pronti per essere immessi in commercio.

Inoltre, materiale idoneo al confezionamento di altrettanti vestiti, 19 macchine elettriche di ultima generazione utilizzate per la cucitura, 6 banchi da lavoro.

Infine, 625 rotoli di cotone e 760 di stoffa elastica, 13.000 etichette di stoffa con false scritte “Made in Italy”; 600 parti di stoffe ritagliate ed utilizzate nella cucitura delle tute.

La lavorazione avveniva senza il rispetto di norme igieniche e mediante una gestione illecita di rifiuti.

Ritrovati circa 20 metri cubi di scarti di lavorazione accantonati a terra.

Al termine, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro l’intero sito di produzione e tutto il materiale contraffatto e di scarsa qualità potenzialmente dannoso per la salute. 

Gatto preso a calci nel Napoletano, denunciati da cc 2 minori

Il video di un gatto preso a calci, nel Napoletano, postato sui social, era diventato virale nei giorni scorsi.

I carabinieri di Casoria (Napoli) hanno denunciato un 15 ed un 17enne per maltrattamenti di animali.

Secondo quanto accertato dai militari a prendere a calci il gatto sarebbe stato un 15enne di Casalnuovo (Napoli); mentre l’altro ragazzo di 17 anni avrebbe poi postato il video su un social.

I militari hanno sequestrato il telefonino utilizzato per postare il video. “Grazie al lavoro delle forze dell’ordine che hanno dato immediatamente dato seguito alla nostra denuncia.

Ci hanno informato che anche i Servizi Sociali del Comune si sono attivati prendendo informazioni sulla vicenda e convocando i ragazzi e le famiglie in Municipio”.

Lo dicono Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde e Salvatore Iavarone, consigliere comunale di Europa Verde a Casoria che hanno denunciato il fatto con Gianni Simioli della Radiazza.

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