Coronavirus: muore di Covid a 48 anni. Focolaio in azienda vinicola

Redazione
Coronavirus: muore di Covid a 48 anni. Focolaio in azienda vinicola

Coronavirus: muore di Covid a 48 anni. Focolaio in azienda vinicola. Una 48enne morta di Covid e un focolaio Coronavirus individuato dall’Ulss 2 tra i lavoratori stagionali di una azienda vitivinicola della Marca (Treviso).

Qui la vittima prestava servizio. Il cluster è stato individuato a seguito del decesso della donna, di origini romene, che era stata assunta per la vendemmia assieme ad altri 14 lavoratori stagionali (6 uomini e 8 donne).

Il gruppo, interamente composto da persone non vaccinate, era arrivato nella Marca il 17 settembre scorso in pullman. L’allarme è scattato dopo che ieri sera, 1° ottobre, nell’alloggio fornito ai lavoratori dall’azienda agricola, è stato registrato il decesso della donna.

Sul posto, a seguito di una chiamata al 118, è intervenuto il Suem che, dopo aver constatato la morte, ha effettuato il tampone, risultato positivo al Covid.

La donna, secondo le testimonianze raccolte, aveva manifestato nei giorni scorsi una sintomatologia compatibile con il Covid per la quale non era stato richiesto alcun intervento medico.

L’amica ricoverata in Terapia Intensiva

Sempre ieri sera la compagna di stanza, 45enne, anch’essa risultata positiva al tampone, è ricoverata in Terapia Intensiva a Treviso. Il Dipartimento di Prevenzione ha effettuato, ieri, i tamponi su altre 18 persone riconducibili all’azienda.

13 restanti lavoratori romeni e alte 5 persone tra titolari e dipendenti. Di loro 17 sono risultati negativi, uno (relativo a uno dei lavoratori romeni) positivo. Si attende oggi riscontro dal molecolare. Tutti sono collocati in quarantena e saranno sottoposti, nelle prossime 72 ore, a un ulteriore screening.

«Stiamo monitorando la situazione con estrema attenzione, stante anche la gravità dei casi con cui è esordito questo cluster – sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi.

Nel frattempo voglio ricordare a tutti che è importantissimo non sottovalutare la sintomatologia Covid e segnalare tempestivamente eventuali problemi per dar modo ai sanitari di intervenire con adeguata terapia prima possibile.

Un appello è inoltre rivolto a tutte quelle comunità, Paesi dell’Est in primis, che finora hanno aderito con basse percentuali alla vaccinazioni. Di Covid, e questa drammatica vicenda lo conferma, si può morire anche in età non avanzata. Vaccinarsi è fondamentale, per proteggere noi stessi e chi ci sta vicino». (fonte ilgazzettino.it)

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