Covid: 1.863 casi Toscana, oltre il doppio in una settimana

Redazione
Covid: 1.863 casi Toscana, oltre il doppio in una settimana

Covid: 1.863 casi Toscana, oltre il doppio in una settimana. In una settimana la Toscana raddoppia i contagi e supera i 30.000 positivi complessivi. Nelle ultime 24 ore sono 1.863 i nuovi casi (+6,3% rispetto a ieri), età media 46 anni, erano 906 domenica scorsa 18 ottobre.

I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.000.835, 13.811 in più rispetto a ieri. Sono 8.781 i soggetti testati (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 21,2% è risultato positivo: il 18 ottobre era del 10,1% su 8.981 persone sottoposte a test.

Oggi si registrano anche 14 decessi – 9 uomini e 5 donne, età media di 83,5 anni.

Relativamente alla provincia di residenza sono 6 i pazienti morti a Firenze, 1 a Prato, 1 a Pistoia, 2 a Lucca, 2 a Pisa, 1 a Livorno, 1 a Arezzo.

Nelle ultime 24 ore ci sono stati 98 ricoveri in più, per un totale di 825: di questi 111 in terapia intensiva, 24 in più rispetto a ieri.

Complessivamente da inizio epidemia in Toscana si registrano 31.290 casi e 1.262 decessi.

I guariti rispetto a ieri crescono dell’1,7% e raggiungono quota 12.708 (40,6% dei casi totali).

Gli attualmente positivi sono oggi 17.320, +10,4% rispetto a ieri. Sono poi 16.495 i positivi in isolamento a casa.

Altre 22.799 sono anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Rallenta incremento casi Covid in Umbria

Rallenta dopo giorni l’incremento giornaliero dei nuovi positivi in Umbria, oggi 463 contro i 525 di ieri, 7,295 totali.

Questo a fronte di 3.397 tamponi analizzati (ieri 3.913). Lo si legge sul sito della Regione.

Continuano però a crescere i ricoverati in ospedale, da 228 a 244, 29 dei quali (ieri erano 25) in terapia intensiva.

Registrati altri tre morti, ora 105, e 86 guariti, 2.790. Con gli attualmente positivi che passano da 4.026 a 4.400.

Commissario Covid Umbria, non affollare i pronto soccorso

“In questa fase di recrudescenza epidemica è fondamentale non aumentare impropriamente l’afflusso dei cittadini nei diversi pronto soccorso dell’Umbria, pesantemente impegnati nella gestione dell’emergenza”: è l’appello del Commissario regionale per l’emergenza coronavirus, Antonio Onnis.

“A tal proposito – aggiunge -, si ricorda che è opportuno recarsi al pronto soccorso esclusivamente a seguito di situazioni non gestibili con il proprio medico di medicina generale, pediatra di libera scelta o della continuità assistenziale, che sono a disposizione degli assistiti per ogni esigenza gestibile senza il ricorso all’ospedale”.

Il commissario rinnova, inoltre, la raccomandazione ai cittadini con sintomi correlabili al Covid-19 di non recarsi al pronto soccorso o negli ambulatori dei medici di famiglia o dei servizi sanitari territoriali, ma di contattare per telefono il proprio medico, pediatra o la continuità assistenziale.

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