Covid: quarantena scende a 10 giorni. Jogging senza mascherina

Redazione
Covid: quarantena scende a 10 giorni. Jogging senza mascherina

Covid: quarantena scende a 10 giorni. Jogging senza mascherina. Scende a 10 giorni la quarantena e per i positivi un solo tampone in uscita. E’ quanto emerge dalla riunione del Cts di oggi.
Jogging senza mascherina, sì se si fa l’attività motoria.

Tamponi molecolari ed antigenici potrebbero essere autorizzati per i ‘contatti’. E’ questo – secondo quanto apprende l’Ansa- l’altro aspetto sanitario esaminato nel corso della riunione del Cts.

Tali tamponi potrebbero essere realizzati dai medici di famiglia e dai pediatri ove possibile.

Gli asintomatici che non riescono a negativizzarsi, dopo 21 giorni avranno comunque concluso la quarantena e saranno ‘liberi’.

E’ una delle misure approvate dal Cts che confluiranno in una circolare del ministero della Salute. Il protocollo definito prevede dieci giorni di quarantena e un tampone molecolare.

Se l’esito è positivo, il soggetto dovrà effettuare altri 7 giorni di isolamento al termine del quale sottoporsi nuovamente al test.

In caso di nuova positività, dovrà rimanere altri 4 giorni in quarantena e poi effettuare un ultimo tampone molecolare.

Anche in caso di positività sarà comunque ‘libero’: studi internazionali, sottolineano dal Cts, affermano infatti che dopo 20 giorni la carica virale è talmente bassa che il soggetto non è più in grado di infettare.

Coinvolti anche medici di base e pediatri di libera scelta

“Per il raggiungimento dell’obiettivo strategico connesso alla sostenibilità del sistema diagnostico dei casi di positività” al Covid, il Comitato tecnico scientifico “ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta; per il prezioso e fondamentale contributo che potranno assicurare nella esecuzione dei tamponi; al fine di sostenere in maniera essenziale il sistema sanitario nel Paese”. Lo sottolinea lo stesso Cts in una nota.

“Siamo costretti a stringere le maglie dopo settimane di misure che allargavano”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’ su Rai3.

“Un cambio di marcia con interventi puntuali su alcune aree più a rischio per rimettere la curva sotto controllo e per non assumere misure più dure, e giocare d’anticipo”.

I contagi in Italia sono aumentati ma sono inferiori ad altri Paesi. In un giorno la Francia ha avuto +27mila contagi”.

Stop alle feste private e più controlli. Ci sono delle “cose essenziali ed altre no”, ha spiegato Speranza.

“Agiremo sugli assembramenti e sugli orari dei locali”. Riferendosi ad alcune misure che lunedì saranno oggetto di confronto con le regioni per poi essere recepite nel nuovo Dpcm.

Speranza ha annunciato anche interventi sugli sport dove non è possibile usare mascherine o mantenere le distanze.

Il 75% dei contagi avviene nelle relazioni familiari. “Si abbassa la guardia e ci si toglie la mascherina”. Da qui la stretta sulle feste private, non solo tra giovani, e sugli assembramenti.

Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’ su Rai.

Le nuove norme anti-Covid in arrivo sono “nazionali”. Le Regioni avranno la possibilità di agire su norme più restrittive, ha detto Speranza, sottolineando che “non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale per nessun territorio”.

Vaccinatevi

“Dalle Regioni è stato acquistato il 70% in più dei vaccini antinfluenzali e il mio invito è di fare il vaccino”.

Lo ha detto il ministro della Salute rispondendo a una domanda sulla carenza di vaccini.

“La campagna antinfluenzale – ha tenuto a sottolineare il ministro – sta partendo in anticipo in tutte le regioni”.

“In queste ultime ore abbiamo iniziato ad utilizzare anche i test antigenici che sono test più rapidi e che ci aiuteranno.

5mln sono in arrivo, saranno usati nelle scuole, stiamo lavorando per provare ad aprire anche l’opportunità di un utilizzo negli studi dei medici di medicina generale e questo potrebbe essere chiaramente un grande passo in avanti”.

E in merito alle code per i tamponi Speranza ha risposto: “In queste ore è stato fatto un lavoro straordinario.

Si raddoppieranno i drive-in nel Lazio a partire da domani, c’è un lavoro importante di rafforzamento della nostra rete territoriale”.

No ad un nuovo lockdown

“Lo voglio dire chiaramente, l’Italia non può permettersi un nuovo lockdown, non se lo può permettere il sistema economico e quello commerciale”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a ‘Mezz’ora in più’ su RaiTre.

“Io posso dire una cosa. A febbraio non eravamo assolutamente preparati, non avevamo niente, neanche come filiera produttiva.

Adesso abbiamo un Paese che può avere delle disfunzioni, ma si è attrezzato e ha dimostrato di saper affrontare l’emergenza.

Questo è un Paese che non deve essere troppo duro con sé stesso. Le terapie intensive sono attrezzate”, aggiunge Di Maio, sottolineando che nell’emergenza “io non dico che siamo all’ultimo miglio.

Noi, grazie all’accordo con Oxford University, entro fine anno avremo le prime dosi del vaccino. E dobbiamo superare e dall’inizio dell’anno prossimo inizieremo le vaccinazioni”, spiega Di Maio, secondo il quale “l’Italia non può permettersi un nuovo lockdown, non se lo può permettere il sistema economico e quello commerciale”.

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