Donato Fagiolino muore ustionato dalle fiamme sviluppate da rifiuti
L'uomo, 89 anni di Cantù, che aveva dato fuoco ai rifiuti per disfarsene, era ricoverato al Niguarda di Milano ed è deceduto l'altro ieri

Donato Fagiolino muore ustionato dalle fiamme sviluppate da rifiuti. L’uomo, 89 anni di Cantù, che aveva dato fuoco ai rifiuti per disfarsene, era ricoverato al Niguarda di Milano ed è deceduto l’altro ieri.
Sabato 12 aprile, un uomo di 89 anni è morto a Cantù, Como, a seguito di ustioni gravi causate da un incendio che aveva acceso da solo. L’incidente si è verificato mentre cercava di eliminare materiali di scarto in un campo vicino.
Si ipotizza che l’uomo abbia utilizzato un liquido infiammabile, con il fuoco che gli è sfuggito di mano diffondendosi tra le sterpaglie e avvolgendolo. Un nipote di 34 anni è intervenuto in suo soccorso, riportando anche lui ustioni, sebbene meno gravi.
L’emergenza è stata notata dalla moglie dell’uomo, che dalla finestra di casa ha visto il fumo alzarsi e ha chiesto al nipote, che risiede nelle vicinanze, di controllare. Il giovane è accorso immediatamente, ma nonostante gli sforzi non è riuscito a evitare che anche lui venisse ferito.
I soccorsi
Sul luogo sono giunti rapidamente i vigili del fuoco di Como, due ambulanze della Croce Rossa di Cantù e della Croce Bianca di Mariano Comense, oltre all’elicottero del 118.
Vista la gravità delle condizioni dell’anziano, è stato trasportato in elicottero al Centro grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano, dove è morto poche ore dopo.
Il nipote è stato ricoverato nell’ospedale di Cantù per le ustioni riportate ed è stato dimesso successivamente. I carabinieri della Compagnia di Cantù stanno conducendo le indagini sull’accaduto.