Draghi: Chi vuole potrà comunque fare seconda dose con AstraZeneca

Redazione
Draghi: Chi vuole potrà comunque fare seconda dose con AstraZeneca

Draghi: Chi vuole potrà comunque fare seconda dose con AstraZeneca. Chi ha meno di 60 anni e ha fatto la prima dose di vaccino AstraZeneca, potrà fare anche il richiamo con questo  stesso vaccino se non vuole fare la seconda dose con uno diverso.

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi in conferenza stampa con il ministro della Salute, Roberto Speranza e il commissario straordinario, il generale Francesco Figliuolo, spiegando che comunque è consigliata la vaccinazione eterologa.

Indubbiamente c’è stata confusione negli ultimi giorni, quindi vorrei chiarire alcune cose. Primo, vaccinarsi è fondamentale: la confusione è su che vaccino è meglio fare, ma sull’importanza della vaccinazione non ci sono dubbi.

Secondo, l’eterologa funziona. Io stesso sono prenotato martedì con l’eterologa perché la prima dose che ho fatto con AstraZeneca ha dato una risposta immunitaria bassa, quindi farò l’eterologa (Ndr- Seconda dose con altro vaccino).

Terzo, se una persona con meno di 60 anni ha fatto la prima dose con AstraZeneca e non vuole fare l’eterologa è libera di fare anche la seconda con AstraZeneca, naturalmente con parere del medico favorevole.

È raccomandata la seconda dose con altro vaccino, ma chi non vuole farla può comunque fare AstraZeneca, la cosa peggiore sarebbe non fare affatto la seconda dose. La cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola“.

Il ministro Speranza

Il ministro Speranza ha poi aggiunto: “Oggi ho firmato un’ordinanza che porta il 99% del Paese Italia in area bianca, il merito è di una campagna molto forte di vaccinazione che stiamo portando avanti.

Quindi il messaggio è di vaccinarsi. La risposta del Cts che oggi si è riunito è per una raccomandazione molto forte per la vaccinazione eterologa sotto i 60 anni; ma resta aperta la possibilità di utilizzare AstraZeneca per chi lo richiede sotto consenso medico”.

Draghi ha comunque sottolineato che non ci sia motivo di pensare che questo comporti un rallentamento delle vaccinazioni, anzi. Il presidente del Consiglio ha assicurato che il numero di dosi disponibili permette di assicurare la vaccinazione eterologa per il mese di giugno.

Il generale Figliuolo, commissario all’emergenza, ha aggiunto: “Abbiamo una media di cinquecentomila somministrazioni al giorno e questo ci porterà, a settembre, ad avere l’80 per cento della popolazione vaccinata”.

Infine, il presidente del Consiglio non ha voluto esprimersi su una possibile proroga dello stato di emergenza, sottolineando che manca ancora un mese e mezzo alla scadenza, e invece sul prossimo addio alle mascherine all’aperto ha detto: “Domani inoltrerò un’istanza al Cts per chiedere se possiamo togliere la mascherina all’aperto o no. Date? Non ci sono”.

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