Emilio Fede ricoverato al San Raffaele. “Mi hanno investito”

Redazione
Emilio Fede ricoverato al San Raffaele. “Mi hanno investito”

Emilio Fede ricoverato al San Raffaele. “Mi hanno investito”. E’ ricoverato da alcuni giorni al San Raffaele di Milano, l’ex direttore del Tg4 che raggiungerà la veneranda età di 90 anni il prossimo 24 giugno.

Quando si è saputo che era in gravi condizioni, è stato lui stesso a rassicurare sul suo stato di salute, spiegando di essere stato vittima nei giorni scorsi di un brutto incidente, ma di essere in fase di ripresa.

“Stavo attraversando la strada e non mi sono accorto che arrivava una macchina che mi ha investito”, ha detto al telefono all’Ansa, aggiungendo di essere operato a un braccio, a una gamba e a una spalla.

“Sono portato d’urgenza in ospedale con l’ambulanza – ha proseguito. Ora, purtroppo, sono tutto ammaccato, pago solamente per una mia distrazione. Ma, mi rallegro perché poteva andare molto peggio”.

Nulla che fare con il covid

Il suo ricovero non ha dunque nulla a che fare con il Covid a cui era risultato positivo lo scorso dicembre. Allora era trasferito nel Covid residence della Asl Napoli 1 del capoluogo campano.

Si trovava a Napoli per un periodo in isolamento in un albergo del lungomare di Napoli, che stava per chiudere per le festività natalizie. A Napoli Fede aveva scelto di stare dopo aver ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Milano l’affidamento in prova ai servizi sociali.

Doveva espiare meno di quattro anni residui di pena per il caso ‘Ruby bis’ dopo aver trascorso circa un anno in detenzione domiciliare. Un affidamento che gli permetteva di uscire dalle sei alle ventidue.

Lo scorso giugno era arrestato sulla panoramica via Partenope, il lungomare di Napoli, mentre cenava con la moglie Diana per festeggiare l’89esimo compleanno, dopo aver evaso i domiciliari ai quali era costretto.

Il gip aveva poi rilevato che il giornalista era autorizzato a lasciare il proprio domicilio per motivi di salute – a Napoli era in cura da un ortopedico per i postumi di una caduta e da un cardiologo – sottolineando che l’età e la ricorrenza del compleanno “affievolivano notevolmente il fuoco del dolo dell’evasione”.

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