Fano: Giacomo Cesaretti, 26enne, morto sul lavoro

Redazione
Fano: Giacomo Cesaretti, 26enne, morto sul lavoro

Fano: Giacomo Cesaretti, 26enne, morto sul lavoro. Giacomo Cesaretti aveva 26 anni e questa mattina è morto di un tragico infortunio sul lavoro alla Polver, azienda di verniciatura nella zona artigianale di Fano, in via Papiria, in provincia di Pesaro Urbino.

Si tratta di un giovane di Fano, che aveva frequentato il liceo Nolfi e risiedeva nella frazione di Roncosambaccio. L’incidente è avvenuto un quarto d’ora dopo le 7, all’inizio del turno di lavoro.

Morto per schiacciamento

Giacomo Cesaretti è morto per schiacciamento durante la manovra di un carro ponte. L’allarme è lanciato dai colleghi di lavoro e sul posto sono arrivati, tra gli altri, i mezzi di soccorso dei vigili del fuoco e del 118, quest’ultimo ha allertato anche l’eliambulanza.

Ma per il giovane nulla è possibile fare tanto che Icaro è ripartito senza il paziente a bordo. Sulla dinamica dell’incidente svolge accertamenti la polizia scientifica, insieme con gli ispettori del lavoro dell’azienda sanitaria territoriale di Pesaro Urbino.

La Polver srl è un’industria metalmeccanica, che occupa una trentina di dipendenti. Questa mattina davanti all’azienda hanno organizzato un presidio estemporaneo i sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil per testimoniare la vicinanza ai lavoratori e ai familiari della vittima e segnalare l’emergenza della mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro anche nel territorio della provincia pesarese

La denuncia dei sindacati

In attesa di conoscere le dinamiche con cui è avvenuto il gravissimo infortunio mortale di questa mattina a Fano nella ditta Polver e l’individuazione delle responsabilità per le quali ci affidiamo alle apposite autorità, non possiamo evitare di sottolineare che ancora una volta siamo di fronte ad una morte avvenuta sul lavoro che si somma alle tante e troppe tragedie che da anni avvengono nel nostro Paese”.

Così in una nota Roberto Rossini della Cgil di Pesaro Urbino. “Non è accettabile – continua il sindacalista – che un giovane uomo di 26 anni possa perdere la vita per lavorare. L’ennesima vita spezzata ingiustamente che non si può accettare”.

Come organizzazione sindacale vogliamo esprimere profondo cordoglio e le nostre condoglianze alla famiglia e a tutti i congiunti del giovane operaio» conclude. Sulla vicenda intervengono anche Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Pesaro Urbino, che devono «ancora una volta prendere atto di un fatto tragico accaduto oggi ad un lavoratore metalmeccanico della nostra provincia”.

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