Femminicidio: ammazza la ex a mattarellate

Redazione
Femminicidio: ammazza la ex a mattarellate

Femminicidio: ammazza la ex a mattarellate. Ennesimo femminicidio a Bellariva di Rimini. La vittima si chiamava Cristina Peroni, aveva 33 anni ed era di Rimini ma soprattutto era la mamma di un bimbo di appena 5 mesi.

La tragica vicenda si è consumata intorno alle 8,30 di questa mattina, in un appartamento di via Rastelli a Bellariva di Rimini. Cristina è stata massacrata a colpi di mattarello dall’ex compagno, Benedetto Simone Vultaggio di 47 anni, che l’ha finita con fendenti di coltello alla gola. Il tutto mentre in casa c’era anche il bimbo.

L’allarme dei vicini

A dare l’allarme sono stati i vicini di casa che hanno sentito le urla strazianti provenienti dall’appartamento della donna. Nel frattempo hanno cercato di entrare nell’appartamento. Ha aperto loro l’assassino, impiegato nell’azienda Colombini mobili a San Marino.

Per la donna non c’era ormai più nulla da fare. L’intervento della Polizia, che si sono portati sul luogo del femminicidio immediatamente dopo essere scattato l’allarme, non è servito a salvarle la vita.

Dopo il femminicidio l’uomo è uscito in strada sporco di sangue dicendo: “Il bambino sta bene. Ora lei non potrà più parlargli male di me”. Il bambino sembra sia il motivo di continui litigi. Il suo ex sosteneva che la donna lo denigrasse agli occhi del bimbo.

La scena dell’orrore

Il 47enne è  arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Il figlioletto, intanto, è preso in custodia dalle forze dell’ordine. La scena che si è presentata agli occhi degli agenti della Polizia di Stato, è una scena degna di un film dell’horror.

Sangue dappertutto: sul volto e sul corpo dell’uomo il sangue della vittima. Lui era seduto nella sala da pranzo, mentre la donna era riversa in terra in una pozza rossa nella camera da letto. Sul luogo del femminicidio si sono portati anche il sostituto procuratore Luca Bertuzzi, titolare delle indagini, e la Scientifica.

Secondo quanto emerso dalle prime indagini, Vultaggio avrebbe sfondato il cranio dell’ex con un mattarello, poi avrebbe infierito con un coltello alla gola e avvolto il corpo della donna in un lenzuolo.

I due si erano conosciuti circa un anno fa e mezzo fa, durante il lockdown, su un sito di incontri. L’uomo era seguito dal servizio psichiatrico dell’Ausl. L’uomo è quindi portato negli uffici della Squadra Mobile per essere sottoposto ad interrogatorio da parte del pubblico ministero, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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