Francesco Pazienza muore a 79 anni
Per molto tempo è stato considerato il faccendiere dei misteri d'Italia. Il suo nome era spuntato anche nei casi Ambrosiano, Bologna e Agca

Francesco Pazienza muore a 79 anni. Per molto tempo è stato considerato il faccendiere dei misteri d’Italia. Il suo nome era spuntato anche nei casi Ambrosiano, Bologna e Agca.
Francesco Pazienza, ex agente del Sismi e figura controversa degli anni Ottanta, è morto a 79 anni. Nato nel 1946 in provincia di Taranto, Pazienza è stato al centro di numerosi misteri italiani, tra cui la strage di Bologna, l’attentato a Papa Wojtyla e il sequestro dell’assessore Ciro Cirillo.
La sua carriera iniziò come consulente finanziario in Francia negli anni ’70, per poi entrare nel Sismi alla fine del decennio. Coinvolto nello scandalo P2 e nelle indagini sulla strage di Bologna, fu arrestato negli Stati Uniti nel 1985 e estradato in Italia nel 1986.
Il depistaggio
Nel 1995 fu condannato definitivamente per depistaggio, anche se ha sempre negato le accuse, sostenendo la sua innocenza nel suo libro “La versione di Pazienza”.
Pazienza è stato inoltre protagonista dello scandalo Banco Ambrosiano, dove fu condannato per associazione a delinquere; secondo le indagini, avrebbe mediato per Roberto Calvi in difficoltà economiche in cambio di denaro.
Tra le altre controversie, è stato collegato al cosiddetto Super-Sismi, una presunta struttura deviata dei servizi segreti, sebbene la sua esistenza sia stata smentita dalla Corte d’Appello di Roma.
La sua attività si estese anche alla trattativa con la camorra durante il sequestro Cirillo. Pazienza ha vissuto a Lerici negli ultimi anni, mantenendo una versione personale degli eventi che lo hanno coinvolto, sottolineando la necessità di ristabilire la verità su molte vicende oscure della Repubblica italiana.
Francesco Pazienza rappresenta una figura chiave e ambigua nelle trame oscure e nei misteri degli anni Ottanta in Italia, con un ruolo centrale in numerosi eventi storici controversi e complessi.