Gavirate: si cerca Christian Piatti, 12 anni, scomparso da giorni

Redazione
Gavirate: si cerca Christian Piatti, 12 anni, scomparso da giorni

Gavirate: si cerca Christian Piatti, 12 anni, scomparso da giorni. Il ragazzino scomparso nei giorni scorsi a Gavirate, in provincia di Varese, si chiama Christian Piatti ed è originario di Busto Arsizio.

Dal mese di luglio di quest’anno era ospite in una casa famiglia per minori a causa di alcuni problemi familiari. Dal 21 ottobre era inserito nella comunità del comune della provincia di Varese.

Ma mentre si recava all’allenamento di pugilato in una palestra del capoluogo è sparito nel nulla e da alcuni giorni nessuno lo ha più visto, di lui si sono perse le tracce.

Christian Piatti scomparso nel Varesotto

Il bambino è alto 145 centimetri, ha i capelli corti, gli occhi scuri e una personalità irrequieta. Al momento della scomparsa indossava solo una maglietta e un paio di pantaloncini perché si doveva allenare in palestra.

Nella palestra di viale Luigi Borri a Varese Christian Piatti frequentava un corso di pugilato, ma improvvisamente ha fatto perdere le sue tracce e non è più rientrato nella casa famiglia di Gavirate.

La madre, Valentina Mancini, non vede suo figlio dallo scorso luglio quando il Tribunale dei Minori glielo aveva tolto a causa di alcuni problemi in famiglia.

Nella giornata di sabato 21 ottobre, la madre ha ricevuto la visita degli agenti della Polizia di Stato che stanno cercando il bambino e volevano accertarsi se fosse tornato a casa nel quartiere di Sant’Anna a Busto Arsizio.

L’appello della mamma

“Torna a casa. Christian, stai tranquillo e fatti trovare, vedrai che tutto si sistemerà“: è l’appello che la madre rivolge a suo figlio. La donna racconta che Christian “non voleva stare nella casa famiglia” e forse è questo il motivo che lo ha spinto ad allontanarsi dalla struttura di Gavirate.

Per ora del 12enne non si ha ancora alcuna notizia. La Polizia di Stato continua le ricerche su tutto il territorio. Chiunque dovesse avvistarlo è pregato di contattare immediatamente le forze dell’ordine.

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