Il cadavere di una donna nelle acque di Capo Mulini

Redazione
Il cadavere di una donna nelle acque di Capo Mulini

Il cadavere di una donna nelle acque di Capo Mulini. Un canoista ha segnalato telefonicamente alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Catania la presenza in mare di un cadavere, una donna di 34 anni, in località Capo Mulini, nell’Acese.

La Capitaneria di Porto di Catania ha inviato sul posto la motovedetta S.A.R. CP 888 che giunta in zona ha individuato e recuperato a bordo il corpo, che è trasportato in Capitaneria.

Soltanto dopo l’ispezione cadaverica, il medico legale ha potuto accertare, al momento, che si tratta di una giovane donna di origine africana, ma con cittadinanza tedesca.

Su disposizione della Magistratura il corpo è trasferito presso il Policlinico di Catania per gli ulteriori accertamenti medico legali. La donna, è  appurato, era in vacanza con amici in Sicilia.

Dai primi accertamenti non è ritenuta probabile l’ipotesi che il decesso sia legato a un evento doloso. Sulla vicenda, intanto, indagano gli uomini dell’Arma. La Procura di Catania ha disposto, come da prassi, l’autopsia.

Rischiano di annegare per mare mosso, in 2 salvati a Catania

Due ragazzi hanno rischiato di annegare facendo il bagno nel lungomare della scogliera di Catania per le avverse condizioni del mare: il forte moto ondoso gli impediva la risalita sugli scogli.

A soccorrerli, dopo che è lanciato l’allarme sulla difficoltà dei due a risalire sugli scogli, è  l’equipaggio di una motovedetta dalla Guardia costiera intervenuto dopo la segnalazione al numero blu 1530.

L’intervento è coordinato dalla sala operativa. I due ragazzi sono stati trovati in acqua stanchi e in difficoltà. Si sono aggrappati, prima, a un salvagente anulare lanciato dal personale di bordo.

E, poi, sono poi recuperati sull’unità della guardia costiera grazie alla perizia dell’equipaggio. E’ riuscito ad avvicinarsi fino sotto costa issandoli a bordo attraverso la sponda ribaltabile di poppa, utilizzata appositamente per facilitare l’imbarco dei naufraghi.

Per scongiurare il pericolo di ipotermia, giunti nella Capitaneria di porto di Catania, i ragazzi sono stati affidati alle cure del personale sanitario del 118 e successivamente ai genitori.

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