Il Giappone si prepara all’arrivo tifone Hagibis

Redazione
Il Giappone si prepara all’arrivo tifone Hagibis

In Giappone sono in corso i preparativi per affrontare l’arrivo del tifone Hagibis, previsto per sabato 12 ottobre. Alle 9 di venerdì, mentre in Italia erano le 2 di mattina, il tifone si trovava a circa 400 chilometri a ovest dell’isola di Ogasawara — che si trova circa a 1000 chilometri a sud di Tokyo, nell’Oceano Pacifico — e si stava muovendo alla velocità di 25 chilometri orari verso nord-ovest, generando un vento di oltre 200 chilometri all’ora.

Cancellati oltre mille voli

A causa di Hagibis sono stati cancellati almeno 1.187 voli, sono previste chiusure di grossi stabilimenti industriali e di negozi e nella giornata di sabato sarà sospeso il servizio ferroviario nella regione di Tokyo e i collegamenti rapidi verso le città di Fukuoka e Osaka. L’arrivo del tifone, che dovrebbe passare sulla zona sud-orientale dell’isola dove si trova la città di Tokyo, ha inoltre provocato il rinvio delle qualifiche del Gran Premio di Formula 1 di Suzuka e l’annullamento di due partite della Coppa del Mondo di Rugby, motivo per il quale L’Italia è stata eliminata dal torneo. Sabato verrà deciso se le partite di domenica verranno giocate o meno.

Elevato rischio di crollo per case e altri edifici

Il tifone Hagibis dovrebbe arrivare sulla costa della baia di Tokyo mentre ci sarà alta marea, con il conseguente rischio di possibili inondazioni; se la velocità del vento generato da Hagibis dovesse rimanere superiore ai 200 chilometri orari, secondo l’agenzia meteorologica giapponese, ci sarà anche un elevato rischio di crollo per case e altri edifici dell’area metropolitana di Tokyo e di quelle limitrofe. Per cercare di limitare i danni, proprietari di case e negozi stanno proteggendo i vetri e le mura con lastre di legno o con nastro adesivo, anche se quest’ultimo non è un metodo particolarmente efficace.

Tifone declassato a grado 4

La forza dei venti che sta generando Hagibis ha fatto inizialmente pensare che il tifone corrispondesse al quinto grado — il più alto — della scala Saffir-Simpson, con cui comunemente si misura la forza delle perturbazioni, mentre ora è stato declassato al grado 4. L’uragano Dorian, che di recente ha causato grandi disastri alle Bahamas, era di grado 2.

Il mese scorso il Giappone aveva già fatto i conti con un altro tifone, Faxai, che ha danneggiato soprattutto la zona di Chiba, a circa 40 chilometri da Tokyo, e aveva causato tre morti e più di 100 feriti, nonostante Faxai fosse di entità nettamente inferiore rispetto a quella di Hagibis.

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