Incendio di Caivano: rischio nube tossica, scuole chiuse in molti comuni

I Vigili del Fuoco hanno lavorato tutta la notte per aver ragione delle fiamme che hanno distrutto l'industria chimica di solventi Chimpex di Caivano

Redazione
Incendio di Caivano: rischio nube tossica, scuole chiuse in molti comuni

Incendio di Caivano: rischio nube tossica, scuole chiuse in molti comuni. I Vigili del Fuoco hanno lavorato tutta la notte per aver ragione delle fiamme che hanno distrutto l’industria chimica di solventi Chimpex di Caivano.

I Vigili del Fuoco sono stati impegnati durante tutta la notte a spegnere un incendio di grandi dimensioni che ha colpito l’industria chimica Chimpex a Pascarola, frazione di Caivano, a nord di Napoli, ieri pomeriggio.

L’azienda è specializzata nella lavorazione di solventi. Anche se l’incendio è ancora in corso, è stato quasi completamente domato con l’estinzione degli ultimi focolai in atto.

Tre squadre dei distaccamenti di Afragola, Nola e Pianura, assistiti da esperti in salvataggi collegati al rischio NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico), sono attualmente sul campo.

Le indagini dei carabinieri

I carabinieri della Compagnia di Caivano stanno indagando sull’origine del fuoco. Il fumo nero che si è alzato dal rogo ha portato alla chiusura delle scuole in molti comuni dell’area nord di Napoli:  a Acerra, Afragola, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Casoria, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Marcianise, Marigliano, Orta di Atella, Santa Maria a Vico e Volla.

Nella città di Napoli resteranno aperte. Il sindaco Gaetano Manfredi ha tuttavia consigliato ai cittadini di tenere chiuse le finestre e di evitare di rimanere in luoghi aperti.

L’incendio è scoppiato ieri pomeriggio, il 9 aprile 2025, presso la Chimpex Industriale S.P.A., situata nella zona ASI di Pascarola nel comune di Caivano.

Le prefetture di Napoli e Caserta hanno attivato un CCS con la presenza della Protezione Civile regionale, sindaci dei comuni interessati e delle ASL territorialmente competenti.

Il Comune di Napoli ha fornito una serie di precauzioni da adottare dagli abitanti delle zone vicine all’incendio, tra cui evitare luoghi all’aperto, lavare accuratamente frutta e verdura, chiudere tutte le aperture da fuori e spegnere sistemi di ventilazione.

Inoltre, si raccomanda di proteggere naso e bocca e di cercare riparo al chiuso in caso di contatto ravvicinato con il fumo. Tecnici Arpac sono stati allertati ed intervenuti a Pascarola, monitorando la situazione attraverso strumenti di misurazione di inquinanti atmosferici secondo le normative sulla qualità dell’aria.

L’agenzia ha anche installato un laboratorio mobile per misurare le concentrazioni orarie di diversi inquinanti atmosferici, con l’obiettivo di monitorare anche le diossine e i furani potenzialmente dispersi in atmosfera. I risultati delle analisi saranno resi noti quando disponibili.

Ma. Lau.

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