Massimiliano Amato, conosciuto come Max o’ bandito’, è finito in manette
L'uomo, che era ricercato dal 2013 per traffico internazionale di droga, è stato arrestato in Perù. Era nella lista dei 100 latitanti più pericolosi

Massimiliano Amato, conosciuto come Max o’ bandito’, è finito in manette. L’uomo, che era ricercato dal 2013 per traffico internazionale di droga, è stato arrestato in Perù. Era nella lista dei 100 latitanti più pericolosi.
Massimiliano Amato, latitante dal 2013, è stato arrestato nella notte a Lima, in Perù. Le indagini, coordinate dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli e condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, hanno portato alla cattura del cinquantacinquenne, soprannominato “Max o’ bandito”, inserito tra i 100 ricercati nazionali.
Amato deve scontare una condanna definitiva a 9 anni e 4 mesi per associazione a delinquere mirata al traffico di stupefacenti, oltre che per detenzione, commercio e importazione in Italia di grossi quantitativi di cocaina, superiori complessivamente ai 50 chili.
Luogotenente di Giuseppe Sabatino
È considerato il luogotenente di Giuseppe Sabatino, capo dell’organizzazione, per il quale gestiva in Spagna i contatti per l’acquisizione di stupefacenti destinati alla distribuzione nelle piazze di spaccio napoletane.
Ricopriva il ruolo di collegamento con i fornitori e coordinava l’importazione in Italia tramite trasporto stradale, marittimo o aereo. La condanna è stata resa definitiva nel 2022, ma Amato era irrintracciabile da dodici anni, sin dalla scarcerazione nella fase preliminare delle indagini.
Attraverso ricerche internazionali e tecniche avanzate, è stato localizzato a Lima, dove è stato arrestato la scorsa notte. L’operazione ha visto la collaborazione con il Servizio di Cooperazione Internazionale della Polizia.