Maurizio Costanzo e il trapianto di testa: “Ho già un elenco pronto”

Redazione
Maurizio Costanzo e il trapianto di testa: “Ho già un elenco pronto”

Maurizio Costanzo e il trapianto di testa: “Ho già un elenco pronto”. Dici Maurizio Costanzo e pensi ad un signore che è la quintessenza di tutto ciò che è meno telegenico possibile. Tuttavia, anche a colui che è riuscito a diventare un po’ l’architrave del sistema mediatico.

Cresciuto con il giornalismo nel sangue. Figlio di un impiegato al Ministero dei Trasporti e di una casalinga. Dopo qualche anno di impegno a fondo perduto, a soli diciotto anni, mette piede per la prima volta nella redazione del giornale Paese Sera.

L’anno dopo è redattore al Corriere Mercantile e a partire dal 1960, bruciando letteralmente le tappe, diventa responsabile della redazione romana del settimanale Grazia.

Nel 1962 passa dal tradizionale universo cartaceo fatto di giornali e rotocalchi, a quello costituito dai nuovi mezzi di informazione, ossia radio e televisione. Qui sfoggia in veste di autore una qualità che molti hanno imparato ad apprezzare anche in seguito: l’eclettismo.

Costanzo è a suo modo tra i protagonisti del giornalismo italiano degli anni ’70. Nel 1978 passa nuovamente alla carta stampata. Suo pallino di sempre, e accetta la direzione de La Domenica del Corriere.

Ma Costanzo, uomo di progetti quant’altri mai, desidera una creatura tutta sua, vuole appuntarsi all’occhiello il nome di una testata che lo veda Fondatore. Neanche il tempo di gustarsi i privilegi della poltrona alla Domenica, che l’anno dopo fonda e dirige L’occhio.

Pare però che, infallibile comunicatore quando c’è la lucetta rossa della telecamera accesa, abbia meno polso con il più tortuoso mondo della carta stampata: il giornale non incontra gran fortuna e fallisce presto.

Meglio il video dunque, e così eccolo pronto a dirigere nel 1980 il primo telegiornale privato, “Contatto”, per la rete TV della Rizzoli. Ma una tegola – e di quelle pesanti – sta per abbattersi sul suo capo.

Nel maggio 1981 viene scoperta la loggia massonica P2, facente capo a Licio Gelli: il giornalista figura fra la lista degli iscritti. Scandalo e ignominia seguono come da prassi, ma le cronache dell’epoca vedono un Maurizio Costanzo sulla difensiva che si proclama estraneo alla faccenda.

In seguito racconterà di essere stato inserito d’ufficio nell’elenco e di aver accettato, sicuramente in modo un po’ ingenuo, solo per salvaguardare il suo futuro professionale.

Incassato il colpo il furbo giornalista va avanti per la sua strada. A metà degli anni ’80 fonda la società di produzione “Fortuna Audiovisivi”, il tassello principale del suo “sistema” di potere. Da lì l’ascesa.

Ed ora per la rubrica Lo sapevate che ha detto una cosa davvero strepitosa

“Lo sapevate che in Francia è stato effettuato un doppio trapianto di braccia e spalle, è il primo al mondo testato su un islandese di 38 anni che vent’anni fa ebbe un incidente gravissimo. Leggi anche qui 

Quando si arriverà al trapianto di testa, qualcuno è in grado di darci informazioni a proposito? Nel caso, io avrei un elenco di teste da cambiare che vorrei proporre”. Maurizio Costanzo e la rubrica “Lo sapevate che”. Lib

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