Musica: ‘Se ti potessi dire’, la canzone di Vasco che arriva dal passato
Se ti potessi dire è una ballata con un giro di chitarra acustica che la sostiene per tutta la sua struttura, fino al crescendo finale con quelle parole semplici e dirette. Lo stile è quello che conosciamo, senza fronzoli, senza retorica: mostra delle ferite che, forse, non sono del tutto guarite. Ma chi può guarire del tutto quando ti chiami Vasco Rossi? Un’autobiografia di 4 minuti e 34 secondi che attacca con “quante volte ho voluto morire/ quante volte camminando sul filo/ sono stato, sono arrivato vicino all’inferno della mente/ quell’inferno che esiste veramente” e, poi, continua con “se potessi raccontarti per davvero le abitudini di cui non vado fiero/ le malinconie/ le nostalgie/ perfino dei rimpianti per le cose che se avessi adesso ancora qui davanti/ le rifarei/ esattamente così”. È una canzone che, da un’angolatura differente, affronta lo stesso tema di un altro grande pezzo, Vivere, uno dei punti più alti della sua discografia, così disperata e dura; anche quando canta “vivere e sorridere dei guai/ così come non hai fatto mai/ e poi pensare che domani sarà sempre meglio” capisci che non ci crede. Perché sei sempre esposto alle intemperie ma l’istinto è quello umano, di sopravvivere. Morto dentro, vivo in apparenza. È come un mantra che si ripete per convincersi che quella è la via di salvezza. La differenza, in Se ti potessi dire, è che c’è una lucidità e presa di coscienza netta, c’è un individuo davvero risoluto a farcela. E che, forse, ce l’ha già fatta.
Il miracolo si è avverato
Scrive Vasco su Instagram: “‘Il miracolo si è avverato ancora una volta ma non sarà facile scriverne un’altra così. Non vedo l’ora che l’ascoltiate”. In un’intervista di qualche tempo fa, ridendo, diceva che questa sua nuova, vecchia canzone, sarebbe potuta uscire postuma. Ci ha scherzato, ma sappiamo bene a cosa pensava. Oggi lo racconta con il sorriso e quegli occhi vispi che non riescono a stare fermi. Anche se, un po’ ironicamente e un po’ provocatoriamente, Se ti potessi dire l’ha chiamata l”ultima’ e ‘definitiva’. ‘Definitiva’ perché è il suo modo per chiudere i conti con un passato che da troppo non gli faceva vivere il presente. Vasco continuerà a scrivere, a pubblicare ‘clippini’ e foto divertenti, planando sul Web con quel suo modo spericolato che sbalordisce il pubblico quanto il suo entourage; e continuerà a non proteggersi davanti agli occhi del suo pubblico. Non è il suo mestiere costruire barriere, fingere di essere immacolato e incorruttibile. Se ti potessi dire ci ricorda che la vita diventa degna nel momento in cui non si teme la propria labilità. L’uomo fragile dietro la superstar: poteva non dirlo ma Vasco, semplicemente, non è fatto così.
Il testo di Se ti potessi dire
Nainananananana
Nanana
Se ti potessi dire
Quante volte ho voluto morire
Quante volte camminando sul filo
Sono stato, sono arrivato vicino
All’inferno
Della mente
Quell’inferno
Che esiste veramente
Se ti potessi dire
Quante volte ho pianto per capire
Quante volte sono stato sul punto
Di lasciarmi andare
All’inferno
Della mente
Quell’inferno che esiste veramente
Esiste veramente
Se potessi raccontarti per davvero
Le abitudini di cui non vado fiero
Le malinconie, le nostalgie perfino dei rimpianti
Per le cose che se avessi adesso ancora qui davanti
Le rifarei esattamente così sì
Stessi errori stesse passioni
E le stesse delusioni
Sì
Se ti potessi dire
Quante volte ho voluto rischiare
Da una parte l’equilibrio mentale
E dall’altra volare
Sull’inferno
Della mente
Quell’inferno
Che esiste veramente
Esiste veramente
Se potessi raccontarti per davvero
Le abitudini di cui non vado fiero
Le malinconie, le nostalgie perfino dei rimpianti
Per le cose che se avessi adesso ancora qui davanti
Le rifarei esattamente così sì
Stessi errori stesse passioni
E le stesse, stesse, stesse delusioni sì
Vivere per amare
Vivere per sognare
Vivere per rischiare
E vivere per diventare
Vivere per adesso
Vivere lo stesso
Vivere per errore
E vivere con passione
Vivere solamente
Vivere continuamente
Vivere senza ricordo
E senza rimpianto
Dairarara
Senza rimpianto
Dairarara
Senza rimpianto
Dairarara
Senza rimpianto
Se ti potessi dire