Nuovo Dpcm: la conferenza stampa di Conte è prevista per le 20:15

Redazione
Nuovo Dpcm: la conferenza stampa di Conte è prevista per le 20:15

Nuovo Dpcm: la conferenza stampa di Conte è prevista per le 20:15. Dopo che il governo avrà ultimato le misure da inserire nel nuovo dpcm in vigore dal 4 dicembre, il Premier Conte ne illustrerà come di consueto i contenuti: la conferenza stampa è prevista per le 20:15 una volta conclusosi il confronto con le Regioni.

Nuovo dpcm: la conferenza stampa di Conte

L’annuncio agli italiani arriverà al termine dell’ultima giornata di discussioni e vertici con gli amministratori locali e gli esperti del Comitato tecnico-scientifico. Come al solito sarà possibile seguire il discorso del Presidente del Consiglio sui suoi canali social, sul canale YouTube di Palazzo Chigi e sulle principali reti televisive.

Nel frattempo è già diffusa una bozza del nuovo provvedimento che conferma le indiscrezioni trapelate nei giorni precedenti e aggiunge alcune novità come l’estensione del coprifuoco alle 7 nella notte di Capodanno.

Tra le misure che appaiono ormai certe vi sono la chiusura degli impianti sciistici fino al 7 gennaio, l’apertura dei negozi fino alle 21 e alcune raccomandazioni per pranzi e cene natalizi.

Confermato anche il divieto di spostamento tra regioni, anche se in zona gialla, nel periodo compreso tra il 21 dicembre e il 6 gennaio. Nelle giornate del 25 e 26 dicembre e dell’1 gennaio sarà inoltre vietato spostarsi dal proprio Comune.

Queste ultime disposizioni sono contenute nel cosiddetto Decreto Natale approvato dal Consiglio dei Ministri nella serata di mercoledì 2 dicembre e già in Gazzetta Ufficiale.

Come si legge nel testo le uniche deroghe al divieto di spostarsi saranno le comprovate esigenze lavorative, le situazioni di necessità, i motivi di salute e il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Marcucci a Conte, ‘cambi le norme sbagliate nel decreto’

Mi rivolgo al Premier Conte: cambi le norme sbagliate inserite nel decreto sulla mobilità comunale del 25, 26 e 1 gennaio. Lo chiedono le Regioni e 25 miei colleghi senatori del Pd”. Lo afferma il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci, rispondendo alla lettera di 25 colleghi dem.

“Non è una questione di poco conto, riguarda milioni di famiglie che abitano in zone limitrofe, divise soltanto dai confini del proprio Comune.

Bisogna, a mio avviso, rendere possibile, nel rispetto delle norme, i ricongiungimenti familiari ed affettivi anche solo per poche ore. Servirebbe anche non discriminare tra attività economiche di città ed attività economiche di Paese”.

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