Omicidio Chiara Poggi, svolta nelle indagini

Le indagini sulla morte di Chiara Poggi hanno subito un’accelerazione nelle ultime settimane, soprattutto dopo che Andrea Sempio è stato indagato in concorso per l’omicidio. Recentemente, i carabinieri si sono presentati a casa di Sempio per una perquisizione, mentre i Vigili del Fuoco stanno cercando in un canale a Tromello, in provincia di Pavia, un possibile arma del delitto. La ricerca riguarda un attizzatoio di casa Poggi, che potrebbe essere stato gettato nel canale, situato tra le proprietà e la ferrovia, e ora in parte prosciugato.
Tromello torna al centro dell’attenzione perché già in passato era stato coinvolto nelle indagini, dato che la nonna delle gemelle Cappa, Stefania e Paola, viveva in questa zona. La casa di Sempio, invece, è disabitata da anni; lì viveva Cesare Cappa, fratello delle gemelle, che al momento del delitto si trovava in vacanza in Croazia. La possibilità che l’arma del delitto, che secondo un supertestimone sarebbe stata gettata nel canale, sia rimasta sul fondo o si sia incastrata tra le sterpaglie, è considerata bassa, ma le forze dell’ordine stanno comunque dragando il canale per tentare di recuperarla.
Il supertestimone, ascoltato anche da Le Iene, ha riferito che Stefania Cappa potrebbe essere stata lei a gettare l’attizzatoio nel canale, anche se lei non è indagata e risulta estranea alla vicenda. La testimonianza è ancora in fase di valutazione. La ricerca dell’arma prosegue anche nei campi circostanti. Finora, l’arma più probabile secondo le indagini e il medico legale sarebbe un martello, anche se non sono mai state trovate tracce di esso. Se venisse trovata qualche traccia dell’attizzatoio, proveniente da casa Poggi, le indagini potrebbero compiere un ulteriore passo avanti.